25 Novembre giornata internazionale per l’eliminazione della violenza
“La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel dicembre 1999….”
Ciò significa che sono 20 anni che c’è una giornata istituita ufficialmente per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne, in cui si mettono in piedi manifestazioni, convegni ecc…per cercare di arginare un fenomeno che purtroppo sembra non avere fine.
E non potrà avere fine fin quando chiederanno ad una donna com’era vestita, com’era truccata, se aveva una gonna o un pantalone, che tipo di biancheria indossava, se era scollata o portava un lupetto magari d’estate, perché era ancora in giro da sola a quell’ora, perché ha accettato quell’invito.
E non potrà avere fine fino a quando si giustificheranno gli uomini perché in fondo era un gesto d’amore, perché ha avuto quello che si meritava, perché non poteva vivere senza di lei, perché l’ha provocato, perché non lo ha detto ma lo so che lo voleva, perché vestita cosi è normale che succeda. Non potrà aver fine fin quando giudici dimezzeranno le pene perché poverino era in stato confusionale, perché “lei era troppo disinvolta”, perché un marito non può stuprare la moglie, perché era in preda ad un “raptus emotivo”, perché una sberla non è poi cosi grave, perché “lei lo aveva deluso”, e non è possibile perché era troppo brutta. E non avrà fine finché ci sarà uno stato che non risarcisce i figli delle vittime o che chiede ai figli delle vittime di restituire il risarcimento ottenuto.
Magari cerchiamo di non discriminare anche a casa facendo aiutare la mamma dalla piccola e non dal piccolo, a comprare a lei le pentoline e a lui le pistole e le macchinette, lasciamo scegliere perché se sono scelte è tutto lecito se sono imposte dalle nostre ristrettezze mentali allora non più. Perché se l’indignazione finisce dove iniziano le giustificazioni allora troppi 25 novembre dovranno passare.