Da un paio di giorni la notizia sta rimbalzando su Internet, tra social network e siti vari: nella classifica che ogni anno stila la Lonely Planet sulle migliori destinazioni da tenere d’occhio nei mesi successivi, al secondo posto delle dieci regioni da non perdere figurano le Marche. Un risultato alquanto prestigioso per una regione ancora poco conosciuta, ma dall’incredibile potenziale.
Per chi non sapesse di cosa si stia parlando la Lonely Planet è una casa editrice con sede in Australia che pubblica guide turistiche. Creata da Tony e Maureen Wheeler, una coppia di sposi, nel 1973, nel tempo è diventata un vero e proprio punto di riferimento per i viaggiatori. Ogni anno pubblicano le migliori destinazioni nel mondo da tenere d’occhio per l’anno successivo dividendole in quattro categorie: paesi, città, regioni e best value (le mete più convenienti).
Tra le regioni più belle figurano appunto le Marche. Come se non bastasse, sono state inserite al secondo posto, dietro solamente alla via della Seta in Asia centrale. Ma cosa ha di così tanto speciale questa terra?
Innanzitutto, è disseminata di borghi medievali che, come dei piccoli gioielli di alto valore, impreziosiscono le colorate e dolci colline marchigiane. Di nomi da fare ce ne sarebbero molti, ma mi limito a citarne uno per provincia: Gradara, Corinaldo, Cingoli, Torre di Palme e Offida. In realtà ogni paese, anche il più piccolo, meriterebbe una visita perché ciascuno di essi ha una peculiarità che lo contraddistingue e che non trovi da nessun’altra parte.
Poi da non perdere sono le città d’arte. Come non citare Urbino? La Lonely Planet la indica come primo luogo da tener d’occhio: nel 2020 verranno organizzati tanti eventi per il cinquecentesimo anniversario della morte del grande pittore Raffaello, nato nella città ducale. Urbino è sede di un’antica e prestigiosa università ed è un gioiello del Rinascimento (andate al Palazzo Ducale e capirete cosa intendo).
Il giro prosegue ad Ancona, capoluogo di regione, con la splendida Cattedrale di San Ciriaco, senza dimenticare una passeggiata al Passetto, la spiaggia più nota.
A Macerata la fa da padrone lo Sferisterio, uno splendido teatro all’aperto con un’acustica perfetta: seguire un concerto o un’opera lirica al suo interno è una delle esperienze da fare almeno una volta nella vita.
Continuando verso sud ci si imbatte in Fermo, con l’imponente Teatro dell’Aquila. Fate in modo di capitare da quelle parti a Ferragosto, quando ha sede il Palio dell’Assunta, e non ve ne pentirete. Infine, si giunge ad Ascoli Piceno, famosa per la Piazza del Popolo, nominata spesso come una delle più belle d’Italia (e non solo). Viene chiamata anche “città delle cento torri”, per via delle numerose torri conservate ancora in ottimo stato.
Un capitolo a parte merita la parte costiera della regione.
Il Monte Conero è una perla assoluta: acque cristalline che nulla hanno da invidiare a mete ben più blasonate, spiagge solitarie ed incastonate sulla roccia (provate a cercare “spiaggia delle due sorelle” e vedrete), possibilità di fare snorkeling o trekking in uno dei tanti sentieri del Parco Naturale. Che andiate a Sirolo, Numana, Portonovo o Marcelli cambia poco, rimarrete affascinati dalla magnificenza di quei luoghi.
Al sud delle Marche, avvicinandosi al confine con l’Abruzzo, ci si imbatte invece nella Riviera delle Palme: Grottammare, Cupra Marittima e San Benedetto del Tronto, tutte bandiere blu. Il primo è tra i borghi più belli d’Italia, merito dello splendido ed antico insediamento in cima alla collina, mentre il secondo ospita il Museo Malacologico Piceno, una delle collezioni di conchiglie più importanti al mondo. San Benedetto è una delle mete turistiche più apprezzate della regione che ogni estate viene presa d’assalto da viaggiatori di ogni parte del globo, sede di un polo museale di tutto rispetto. Siete appassionati di bici? Questa zona è perfetta per voi: una pista ciclabile collega le tre cittadine e si estende per vari km.
Last but not least, le montagne.
Ebbene sì, nelle Marche ci sono anche delle cime montuose. D’altronde noi marchigiani diciamo che non è un caso se siamo l’unica regione d’Italia al plurale. Una tale varietà di località è davvero impresa ardua da trovare e ci vantiamo spesso di poter sciare vedendo il mare. Puoi fare un bagno a Civitanova Marche e dopo poco iniziare un’escursione ai Sibillini. Questo nome forse non vi sarà nuovo. E’ diventato celebre, purtroppo, dopo il sisma del 30 Ottobre 2016, che ha letteralmente squarciato la montagna più alta, il Monte Vettore (2476 m).
Questa zona è stata duramente colpita da quel sisma, la ricostruzione arranca, ma è anche uno dei motivi principali per cui c’è bisogno di turisti. I territori, seppur feriti, rimangono stupendi, e solamente ripartendo dal turismo si può ridare vita a borghi unici come Visso, Ussita, Montefortino e a luoghi speciali, come i bellissimi laghi di Fiastra e di Pilato, il Monte Sibilla o le Gole dell’Infernaccio.
Tra l’altro gran parte di questi posti nascondono delle leggende e dei miti davvero curiosi ed interessanti, tutti da scoprire.
Insomma, se non l’avete ancora capito, le Marche sono una regione stupenda. Si adatta, infatti, ad ogni tipo di viaggiatore perché in grado di offrire una vasta gamma di esperienze e siti indimenticabili, che vi rimarranno nel cuore. E non lo sostengo solo perché ci abito o perché lo dice la Lonely Planet, ma perché è la semplice e pura verità.
Il modo migliore per concludere quest’articolo è citando le parole di un marchigiano doc come Neri Marcoré: “Sono nato e cresciuto nelle Marche. É la mia vita, la mia terra. Se le conosci, le ami, se non le ami è perché ancora non le conosci”.