Mi manca il titolo del romanzo

Più che degli uomini è innamorata dell'amore.

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Sabaudia, il romanzo senza fine si agita dentro lo zaino della nuova estate che sta arrivando.

Sul suo blocco notes si intrecciano senza logica tanti incipit, sembrano i fili di un gomitolo di lana, da cui diventa complicato trovare il capo. A Sabaudia il bagnino con gli anni ha preso un master sulla psicopatologia dell’amore. Ha visto crescere Carla, era una bambina che la portava la bisnonna. Con gli anni Sabaudia ha cambiato il suo look non solo nel paesaggio. L’estate era lunghissima gli stagionali affittavano il lettino e l’ombrellone, chiedevano il posto dell’anno prima. Oggi un turismo mordi e fuggi, l’estate sembra concentrarsi in pochi giorni. Carla crescendo, pur essendo vagabonda, non può non fare una pausa da lui.

Ogni estate non è mai scontata, cambia lo scenario politico, quello economico, le epoche prendono nomi diversi, l’estate della “spending review” quella “era montiana”, era renziana, “eralegapentestellata”.

Carla invece è la costante. Se fosse possibile, se avesse la lampada del genio di Aladino il bagnino tirerebbe fuori dalle onde del mare il principe che va cercando. Ogni estate Carla arriva da lui sempre più ingarbugliata. Stavolta è arrivata con dei libri in portoghese, benedetta donna, sempre in fuga da qualcosa e da qualcuno, sempre alla ricerca di qualcuno e di qualcosa. Sono anni che lui cerca di spiegarle che la vita non è giocare a nascondino. Carla gli è arrivata in eredità, la bisnonna un’antesignana del femminismo ha impegnato la sua vita per crescerla, ma della bisnonna ha preso poco in eredità, nonostante le sue lezioni. Su una barca ci sono tre pescatori, passato, presente e futuro si intrecciano, confonde i volti dei pescatori. Il nodo di fondo è il tormento delle figure, sabbia masticata.

Più che degli uomini è innamorata dell’amore.

Ogni volta che cerca di dare un volto all’amore, un attacco di asma, il problema è l’accento sulla è di bene, la prima e è aperta o chiusa? Non è semplicemente un problema di dizione, pronunciando Bène con la e aperta anche quando dall’altro capo della sabbia masticata c’è un volto che pronuncia béne con la e chiusa si crea confusione. In attesa di capire il suono di questa benedetta “E” Carla vuole partire per Lisbona. Spera di insegnare italiano in una scuola portoghese. Il bagnino la guarda “da quale autore portoghese cominciamo per studiare portoghese?”

Sul cellulare, maledetti cellulari lui: “sono stato in biblioteca in Portogallo c’è…Il bagnino”. Occhio Carla anche nel deserto troverai un Mac Donald, un bip del cellulare, ne parliamo, devi scegliere ancora il titolo del romanzo sabaudiano, è nel titolo la matassa da dipanare “Ipotesi di un amore, cronaca di un amore annunciato, eutanasia di un amore, poi prosegue il bagnino, “il biglietto è andata e ritorno, vero?”.

Blocco notes, una nuova estate sabaudiana e mi manca il titolo del romanzo