Modifiche cerca spazi negli anni sessanta. Ho visto una foto che mostra il nostro quartiere appena è nato.

Tutte le case senza le vetrate che, fantasiosamente diverse sono nate negli anni.
Tutti i giardini uguali, tutti con il muretto basso.
La foto rende l’immagine di un bel villaggio….o almeno io così l’ho visto.
Appena arrivati nel quartiere le famiglie erano tutte abbastanza numerose, se non lo erano all’arrivo poi, negli anni sono cresciute.
Spazio, c’era bisogno di spazio e si cominciano le prime opere murarie.
Via giù il lavatoio e un pezzo di andito così si ingrandisce la cucina.
Penso ora che in tantissime case la cucina è diventata un oggetto misterioso e quelle che prima erano le cucine, ora sono i soggiorni con l’angolo cottura.

Io ho sempre chiamato l’angolo cottura di oggi ….angolo TORTURA.

Spazi ridotti su tutto ora gli anditi non esistono più nelle nuove case, si entra direttamente in soggiorno e la cucina è quasi sempre a vista.
Seconda operazione importante per fare spazio ma che esteticamente ha rovinato l’effetto villaggio era la chiusura delle verande con le vetrate.
Caspita…..ce ne fosse stata una uguale all’altra….Lì la fantasia si è scatenata alla grande.
Ricordo la nostra prima vetrata con lo stucco a vista.
Allora erano fatte così, noi da bambini ci giocavano con questo stucco che d’estate perdeva di consistenza.
Le case erano grandi ma il bagno era sempre uno solo, nonostante i figli fossero tanti.
Ora si hanno due bagni e si è in pochissimi nelle abitazioni.

Non ricordo che negli anni sessanta avessimo tavoli allungabili…….

Erano tutti rettangolari, molti con il marmo sopra e di lato c’era anche il posto per il mattarello che si incastrava.
Sul bordo interno, le gomme americane di ogni figlio, da riutilizzare al momento opportuno, tutte posizionate in ordine di nascita di ogni fratello.
Poi negli anni ottanta quei bellissimi tavoli sono stati sostituiti da tavoli tondi…..Quelli sì che erano allungabili. Si è passati dal marmo (bello) al teck brutto e ordinario.
Ma era la modernità che avanzava….quante credenzine bianche e celesti buttate via. Ora quelle credenzine sono oggetto di ricerca come pezzi di antiquariato da inserire nelle case moderne.
La nostra credenza in teck abbinata al tavolo aveva persino la radio inserita.

Era un’autoradio, montata su un battente in verticale anziché in orizzontale, anche quello era un accorgimento salvaspazio….opera del mio secondo fratello.

Il lavandino di cucina in ceramica bianco…sotto la tendina in cretone montata su un tubicino di ferro agganciato al lati di due muretti che, si apriva al centro e sotto tutti i detersivi.
Non ho foto cartacea….ma tanti flash fotografici nella mia mente.
Tanti flash di un tempo passato….ne sono passati di anni!!