Profumi d’Oriente tra le pagine de “Le mille e una notte”

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Non vi è racconto de Le mille e una notte in cui non compaiano profumi di cibi e di fiori a deliziare l’olfatto dei protagonisti. I personaggi de Le mille e una notte sono profumati, in particolare le donne. I vestiti femminili sono spesso intrisi di profumo, specialmente le maniche, che lasciano nell’aria un dolcissimo aroma. È proprio il profumo che accentua il fascino e la bellezza di ogni donna. Molti degli aromi caratteristici dell’Arabia si uniscono all’odore delle spezie e creano un’atmosfera unica.

Nella storia intitolata I sette viaggi di Sindbad il marinaio vengono narrate le vicende di un uomo avventuroso che ha deciso di raccontare la propria storia ad un suo omonimo.

Quest’ultimo esercita la professione di facchino e, passeggiando per le vie di Baghdad, si ferma di fronte ad un’abitazione dalla quale provengono dei profumi di pietanze succulente, trasportati da una piacevole brezza. L’uomo rimane colpito dalla bellezza della casa sia per la sua sontuosità sia per il profumo di acqua di rose che pervade l’aria circostante. Altri aromi dolciastri provengono dal frutteto antistante la casa, dove dei paggi trasportano cibi e calici di vino che diffondono nell’aria un piacevole profumo. Gli uomini conducono Sindbad il facchino dinanzi al padrone di casa che lo delizia con dolciumi, frutta e caraffe di inebriante vino.

Sindbad il marinaio decide di narrare al suo ospite tutte le sue disgrazie per fargli capire in che modo sia riuscito a conquistare tante ricchezze.

Egli racconta i sette viaggi che lo hanno allontanato dalla sua amata città e dalla sua famiglia, descrivendo i profumi e i sapori che hanno accompagnato ogni suo viaggio. Il suo spirito di avventura lo ha condotto su isole misteriose, disseminate di alberi frondosi, carichi di frutti gustosi e fragranti che rappresentano l’alimento principale del protagonista e dei suoi compagni di viaggio. Non mancano inoltre i fiori profumati e le erbe selvatiche che costituiscono un’alternativa ai frutti prelibati, qualora gli uomini siano colti dalla fame. Durante il suo cammino, lo sventurato marinaio, assaporerà il gusto del cocco d’India e dei frutti maturi, completamente immerso in una natura verdeggiante che emana fragranze di muschio o di canfora, d’ambra o d’aloe.

Nei racconti la presenza della rosa spicca su tutti, essendo uno dei fiori più diffusi in Oriente e, con il suo colore rosso vivo, il suo profumo intenso e la sua consistenza delicata rappresenta una fonte d’ispirazione. La troviamo infatti nelle parole dei poeti e di molti personaggi dei racconti. La poesia è il mezzo attraverso il quale viene evocata la bellezza di questo fiore e, con esso, quella femminile.

Le donne protagoniste delle narrazioni sono sempre associate alla rosa, sia per l’aspetto fisico sia per il loro delicato profumo.

Accanto alla rosa vi sono altri fiori: tulipani, gelsomini, margherite e mimose. Non mancano inoltre gli alberi frondosi, quali ad esempio il fico, l’olivo e la palma da dattero. I profumi non provengono soltanto dalla natura rigogliosa ma anche dai cibi che procurano delizia al palato. Molte delle spezie e degli aromi danno ai racconti un tocco esotico poiché provenienti da paesi vicini e lontani: Cina, Giappone, Iraq, Siria, Turchia, Yemen ed Egitto. Un esempio lo troviamo nel racconto Il calzolaio nel quale il protagonista viene invitato a consumare gustosi cibi siriani, iracheni ed egiziani, accompagnati dall’immancabile vino profumato servito in coppe, brocche o caraffe.

Così come il profumo della rosa anche quello del vino è un elemento chiave dei racconti.

Questa bevanda compare nei banchetti luculliani che allietano le storie e ogni volta ne vengono esaltate le qualità: è inebriante e fonte di piacere; il suo profumo è sempre dolce e invitante; il suo colore è granato e ricorda il rosso dei rubini. Il nettare di Bacco accompagna i pasti e diffonde nell’aria il suo inconfondibile profumo.

I racconti descrivono luoghi meravigliosi che, con la loro bellezza, risvegliano tutti e cinque i sensi. Un lettore attento saprà apprezzare a tal punto l’accurata descrizione di questi profumi che gli sembrerà quasi di poterli sentire.

Ogni novella de Le mille è una notte è uno scrigno magico, al cui interno è racchiusa una storia, un personaggio, un luogo, un mestiere, un cibo, un profumo.