Queste non sono poesie: sono solo schegge.

Non leggetele e non sfioratele con le dita, state attenti. Non avvicinatevele al cuore, state lontani. Queste non sono poesie, non sono favole, non sono racconti, non sono romanzi, non sono storie, non sono vite.

Non sono nulla. Solo schegge.

Queste non sono poesie: non sono fatte per essere scritte, non sono fatte per essere lette, non sono fatte per essere ascoltate. Non sono fatte. Non sono nulla. Solo schegge. Queste, poi, non sono pagine: non v’è scritto nulla. Queste non sono parole: non leggetele, non ascoltatele.

Queste non sono urla: soffocatele, scappate. Solo schegge. Schegge, non pezzi. Non sono pezzi di coccio, da poter ricomporre e non sono pezzi di ceramica, da poter incollare. Sono schegge di vetro. Non puoi farci nulla: non si possono ricomporre, non si possono incollare, ti puoi solo ferire. Non si può riparare più nulla, quand’è ridotto in schegge. Rimangono, semplicemente, schegge. Abbandonate a terra. Sparse ovunque. Sta’ attento. Stanne lontano. Non le toccare.

Queste sono schegge: ti puoi solo tagliare.


Testo di Camilla Frattolillo