Suonate ancora
Ti muovi come se fossi fatta d’aria
una nuvola in mezzo alla sala
in mezzo a tutti, ma
sola
sola con il ritmo della tua mente a condurre i tuoi passi.
Ti muovi per te stessa
e nessun altro,
ti muovi perché non puoi farne a meno
(ti brucia, qualcosa nel petto, ti brucia)
non ti muovi per me, né per nessun altro.
Ti muovi e scivola giù una spallina,
ti muovi e la tua gonna ruota frenetica.
Menade invasata
da un’estasi inquieta.
E d’improvviso capisco:
non stai seguendo la musica,
sei diventata La Musica.
E allora mi avvicino a te,
e ti domando
se puoi suonare per me un’altra volta.
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