Oggi non potevo proprio fare a meno di sganciarla all’ Ufficio Territoriale: è calda calda..!
Come si sa purtroppo, nel destino dell’essere umano, tre prove accomunano tutti, poiché inevitabili. Una è la nascita, l’altra la dipartita, l’altra ancora le compagnie di luce e gas: (auguri!..). Quest’ultima, che non è sempre detto sia la prova meno impegnativa, inizia di solito con l’apertura d’un plico recante cifre imperscrutabili. E sgradite.. Per snodarsi poi fra telefoniste borboniche, le quali alle nostre incertezze rispondono sempre con qualcos’altro..(per lo più numeri) dati alla rinfusa dopo misteriose pause di silenzio, che già da sole t’inducono all’ansia. Ma tant’é, quegli scarni dati alcuni han preferito giocarseli al Lotto, ritenendo esser queste, in realtà delle “Assistite” (vedere) discendenti dalla Sibilla Cumana e patrocinate da un qualche santo meridionale che, così facendo, va ad offrire una possibilità di scampo agli utenti più disastrati.
Con quella uscente a boicottare..e la nuova in ritardo. Così rischiando di rimanere senza allaccio, come accaduto a volte. O senza bollette, fino a quando non arrivino magari tutte insieme e magari pure da ambo le parti! Quindi: passare da un call-center che dà i numeri, ad uno inesistente e posizionato sulla Luna!?
Che, quando esiste, è quel luogo di pugna in cui si contrappongono gli uomini e le donne di mezz’età, venuti anche da lontano, ad impiegati da combattimento, opportunamente schermati con gli ansiolitici che l’azienda fornisce loro, dopo averglieli scalati dalla paga, naturalmente..!La prima linea, quella che sopporterà il cozzo degli utenti più determinati, è formata solo da giovani nel pieno delle forze e addestrati all’uopo.
Gli impiegati più maturi invece, attendono in retroguardia, di rincalzo, a dar manforte qualora fosse necessario se qualche cittadino fosse più caparbio del previsto. E così, la giornata all’ Ufficio Territoriale scorre in ogni caso, contenibile fra due scenette fondamentali, sempre quelle. Dalle quali si deduce tutto il resto:
Una volta usciti con le pive nel sacco, l’avventura per gli indomiti potrebbe anche continuare a colpi di carta da bollo e raccomandate, tirando in ballo legali e tribunali, con l’intervento finale (per gradire..) di certe famigerate agenzie di riscossione…Ma, come si suol dire”..questa e’ un’altra storia..!”Al cui rimando ogni itinerario si diversifica da caso a caso.
Questo è pane per i denti di Giocondo Giovanni, dal Paese di Bengodi, che fa compendio delle avventure occorse all’individuo medio, legalmente iscritto nelle liste elettorali di questa nostra nazione che, come ci hanno insegnato sui banchi di scuola, è una Repubblica fondata sul PERMISSIVISMO AUTORITARIO, come dice il notissimo articolo 1 della Costituzione. In virtù del quale (comma 3-bis): “Il Cittadino che, lento nel fisico ancorché di comprendonio, non sappia districarsi fra i due estremi fondanti, ma rimanga nel bel mezzo a pretender spiegazioni, risulterà passibile di multa (art.23 del b.c.) per intralcio alla Disfunzione Pubblica”. “Altresì, in caso di controversia, dovrà recarsi al Catasto Rimostranze, ove richiedere l’apposito modulo da compilare e inoltrare al proprio foro di competenza!” (..E te pareva..!)
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