Debito emergente, il rischio cambio può essere una sciagura

Bisogna gestire in modo attento capitale e rischio.

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L’investimento fai da te nei titoli di debito emergente sono stati uno dei “must” dell’ultimo anno finanziario. Ma quanto sia insidioso molti lo hanno compreso solo negli ultimi tempi. Finché le economia emergenti marciano spedite infatti va tutto alla grande. Quando però cominciano a soffiare i venti contrari sono dolori. E se quei venti si trasformano in bufere allora il rischio tracollo è dietro l’angolo. Malgrado questo i titoli del debito emergente continuano ad avere una grande attrattiva per gli investitori, grazie al contesto di tassi di interesse ai minimi dell’area euro. Ma bisogna gestire in modo attento capitale e rischio.

Debito emergente, ecco i rischi che ci sono dietro

La constatazione di stretta attualità evidenzia i pericoli dietro all’investimento nei titoli di debito emergente. I possessori di obbligazioni argentine stanno ancora piangendo per la pesante correzione avvenuta dopo la decisione della Banca centrale di alzare i tassi al 40% nel tentativo di arginare l’inflazione balzata al 30%. Bisogna sempre considerare non solo il possibile default (fallimento) dell’emittente ma anche il rischio di cambio. E se è il caso andarsi a cautelare con una strategia swing trading forex (che serve a cogliere le improvvise variazioni del trend).

Non è diverso il caso della Turchia. Se un risparmiatore avesse acquistato a fine 2017 un’obbligazione triennale in lire turche per 7.000 Lire pagando 1.540 euro, abbagliato dal tasso annuale lordo del 14,15%, oggi a causa del tracollo del cambio Eur/try (che nel frattempo è salito del 12%) avrebbe accumulato addirittura una perdita ‘virtuale’ del 7,4%. Senza considerare che gli indicatori di trend following dicono che il tracollo continuerà e quindi pure le perdite.

Ma di esempi analoghi ce ne sono tantissimi, come il Rand sudafricano o il peso messicano. Tutti esempi che dimostrano come le cedole allettanti offerte dai titoli di debito emergente vadano sempre viste anche alla luce del tasso di cambio. Il rischio infatti non è solo di far guadagnare molto meno di quello che il risparmiatore si aspetta, ma addirittura potrebbero causargli delle perdite, a volte anche pesanti.