Scopriamo l’ Asparago, le sue caratteristiche, i princìpi nutritivi, le proprietà benefiche, l’utilizzo in cucina, le controindicazioni e due classiche e gustose ricette.
L’ asparago è un ortaggio che viene utilizzato da più di 2000 anni; le sue proprietà medicinali erano molto apprezzate da Greci e Romani e, secondo alcuni archeologi, venne coltivato anche nell’Antico Egitto.
Sembra che nel Medioevo fosse considerato un potente afrodisiaco. Per questo motivo il suo consumo era vietato alle donne e, nei conventi, i monaci potevano coltivarlo solo per uso medicinale.
E’ originario della Mesopotamia ed oggi si coltiva soprattutto in Cina, Perù, Messico, Usa e Sudafrica. In Europa si produce in Spagna, Germania, Francia e Italia.
La pianta, erbacea e perenne, appartiene alla Famiglia delle Liliacee ed il suo nome scientifico è Asparagus officinalis.
Quelli che noi mangiamo sono i germogli (chiamati anche turioni), che nascono dalle radici, cioè da steli sotterranei che possono produrli anche per 15-20 anni.
L’ asparago cresce anche spontaneamente nelle zone marine fino alle zone submontane e viene coltivato in terreni sabbiosi, in zone protette dal vento.
La raccolta avviene in primavera, da marzo a giugno, appena spunta dal terreno, quando è giovane, tenero e carnoso. Quando poi questo ortaggio diventa maturo, non è più commestibile, perché lo stelo diventa legnoso.
Negli altri periodi dell’anno gli asparagi che troviamo provengono da serre o da altri Paesi.
Esistono più di 300 specie di asparago, ma solo una ventina sono commestibili.
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