Essere mamma in tempi di Coronavirus: cosa è cambiato

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Tra i problemi messi in risalto durante il lockdown dei mesi passati, c’è quello della condizione delle madri. I numeri aiutano a capire meglio, infatti in Italia solo il 57% delle mamme tra i 25 e i 54 anni risulta occupata rispetto all’89% dei padri nella stessa fascia d’età.

Far conciliare vita lavorativa e vita privata costringe molte donne a cambiare alcuni aspetti della propria vita, primo fra tutti è la scelta di ridurre l’orario lavorativo oppure abbandonano la carriera, mentre altre donne rimandano la maternità.

A peggiorare le cose, durante l’emergenza Covid 19 molte mamme si sono trovate a dover gestire una situazione complessa. Secondo un’analisi elaborata da Save the Children, le donne che hanno avuto la possibilità di continuare la propria attività lavorativa in modalità smart working, hanno dovuto dividersi tra lavoro, figli piccoli (sotto i 15 anni) e la gestione della casa.

Infatti la maggior parte dei papà, che non poteva uscire per lavorare, hanno condiviso con le compagne l’aspetto educativo dei figli, ma è rimasto quasi totale appannaggio della donna il lavoro domestico.

Mamme e figli in tempi di Covid-19: come hanno trascorso il tempo?

Tra l’inverno e la primavera appena trascorse, molte mamme hanno dovuto condividere intere giornate con i propri figli, questo ha significato la continua ricerca di attività ricreative per trascorrere le lunghe ore costretti in casa.
Quando si rimane a casa, la scelta preferita ricade su attività spesso stimolanti come cucinare, fare piccoli lavoretti o giochi educativi, guardare film insieme o svolgere le attività scolastiche. Mentre per chi ha figli più grandicelli si crea la necessità di allontanarli dall’onnipresente cellulare o dalle varie piattaforme di gioco con cui i ragazzi passerebbero intere giornate.

Una cosa molto importante, realizzata durante il lockdown, è scandire la giornata con orari prestabiliti, le ore per le lezioni e i compiti, il momento di svago in “autonomia”, il momento gioco insieme, quello per il film e così via.
Nonostante l’impossibilità ad uscire le attività da svolgere sono comunque diverse, complice anche l’uso della rete che offre tutorial e filmati di varia utilità, questa potrebbe essere un’utile esperienza anche durante le fredde giornate in inverno.

Mamme e tecnologia: tra F.A.D. e riunioni online

La Didattica (o formazione) a Distanza è stata un’esperienza che ha coinvolto tutte le famiglie con figli in età scolare e nonostante qualche limite (carenza di supporti per chi ha più di un figlio, difficoltà a socializzare e creare un rapporto coi compagni e gli insegnanti) è stata indispensabile per affrontare l’anno scolastico.

Le mamme hanno comunque dovuto cimentarsi in video riunioni, uso di vari strumenti digitali, piattaforme e gli immancabili, e mai così tanto attivi e innumerevoli, gruppi di comunicazione offerti dalle app per comunicare con insegnanti e tra i genitori. E’ indubbio che il carico di lavoro per una mamma in quarantena sia aumentato.

E’ tuttavia innegabile che il lavoro da casa permetta una certa flessibilità, che è ciò che più necessitano le mamme lavoratrici. Prima della pandemia solo il 12% delle donne aveva la possibilità di usufruire del lavoro da remoto, mentre oggi appare essere una delle soluzioni migliori per chi ha la possibilità di poterne usufruire.