Filosofie del credere

Lo scritto fa parte di una serie di storie inventate per guidare grandi e piccinini ad amare la Natura e tutto ciò che fa parte della vita, nell’esistenza del Creato.

La filosofia Cristiana asserisce che l’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, perdona anche i mascalzoni e invita alla preghiera i tartassati dal Potere, le vittime di ingiustizie e le teste rotte dai manganelli di chi pretende i propri diritti.

A mio avviso considerando la cattiveria e l’egoismo di alcuni uomini di potere, in special modo quelli che dovrebbero dare il buon esempio, ritengo che il paragone dell’uomo a Dio sia una eresia.

In mancanza di prove scientifiche sulla moltitudine di dicerie relative alle varie filosofie verosimili o inventate, a mio avviso in ordine di importanza il primo posto in assoluto è dedicato al rispetto di Madre Natura e a tutto ciò in essa contenuto, e per chi desidera anche il caffè con la correzione super potenziata per poter sognare, valgono tutte le filosofie esistenti, anche quelle che credono nella reincarnazione dell’uomo in qualsiasi anima vivente.

Gengis Khan voleva dominare il mondo ed alla fine pare si sia reincarnato da bestia umana in un Leone, mia zia in una farfalla e mio nonno che amava tanto le piante, sia diventato un filo d’erba, una piantina o un gigantesco albero secolare, mentre la Scimmia attraverso l’evoluzione si è fatta uomo e la cugina è rimasta intrappolata negli Zoo, con la convinzione che il Delfino si é preso la parte mancante del cervello umano, lasciando all’uomo la sezione incline alla speculazione e alla guerra.

Il presente scritto per grandi e piccini ha per titolo:

L’ uomo al centro del creato.

Gli animali del mondo sono tutti insorti contro questa prepotente affermazione dell’uomo e si sono riuniti per contrastare l’ingiusta definizione la quale tende a discreditare tutti gli altri esseri del creato.

Iniziando dagli animali domestici che sono i più vicini all’uomo, alcuni hanno denunciato le angherie ricevute specialmente dai più giovani, mentre gli altri animali più fedeli, hanno fatto fatica ad adoperarsi in difesa dei loro padroni, per non perdere i privilegi di cui non godono tutti gli altri animali randagi.

Una bellissima gattina di nome Clelia, di colore ginger e occhi verdi, ha denunciato un episodio che commosse tutti gli animali presenti.
La gattina ha raccontato che la figlia più giovane della sua padrona voleva cambiarle il colore. La preferiva bianca neve, cosìun bel giorno approfittando della momentanea distrazione della nonna, prese la gattina con grande garbo fingendosi amica e la gettò dentro alla lavatrice automatica chiudendo lo sportello avviando il programma di lavaggio.

Per fortuna la buona stella l’ha salvata poco prima del tragico evento.

Improvvisamente arriva la nonna e chiede alla nipotina perché ha avviato la lavatrice.
La bambina sorridendo rispose:- per sbiancare la gattina.

La nonna che aveva capito al volo l’azione maldestra della nipotina, ferma immediatamente la lavatrice, tira fuori la gattina in fin di vita e si è adoperata con tutte le cure immaginarie per salvarla.

Dopo tantissime denunce da parte di animali domestici e non, tutti gli animali della terra decisero di farsi sentire in modo piuttosto aggressivo.

In quel particolare raduno che aveva tutta l’ aria di un tumulto generale del regno animale contro l’uomo, la situazione appariva piuttosto accesa e fuori controllo.

Gli abitanti di molte grandi città del mondo, hanno notato qualcosa di insolito, molto strano. Erano spariti tutti gli animali che di solito incontravano giornalmente per strada. Cani, cavalli, colombe, ecc.
Molte signore sono ricorse persino a denunciare nei Commissariati di Polizia, la sparizione dei propri animali domestici.

Le autorità non sapevano più cosa pensare e come agire, poiché risultavano spariti anche gli animali dai Circhi e persino dagli Zoo, senza lasciare tracce.
Il raduno era stato organizzato in gran segreto in una isola sperduta dell’Oceano Atlantico, nei Caraibi, poco distanti da Porto Rico.

Lo scopo fu di approvare democraticamente una azione punitiva contro la evidente presunzione dell’uomo e convincere il mondo intero che questo essere uomo, con le sue cattiverie e con le continue guerre che distruggono anche il mondo animale, vegetale e quello marino, non poteva essere posto al centro del creato.

Nell’Isola erano presenti immancabilmente tutti gli animali del mondo, e soltanto una parte fra i più fedeli animali domestici amici dell’uomo, hanno tentato con grande fatica a calmare gli animi di tutte le specie animali, provenienti da ogni angolo della terra, ansiosi di trovare una soluzione al problema.

Un uomo dell’isola il quale viveva da tantissimo tempo con la famiglia in una caverna nascosta fra le piante, vedendo quella moltitudine di animali sconosciuti, alcuni dei quali molto feroci, si spaventò e corse subito alla ricerca di un nascondiglio più sicuro per se e la famiglia, con la possibilità di spiare e venire a conoscenza dei motivi che determinarono quell’improvviso affollamento.

Fra se e se il cavernicolo continuava a farsi mille domande. Questi animali non li ho mai visti nell’Isola. Da dove vengono e come sono arrivati sin qui?

Beh! Non è difficile capire. Gli animali marini più grandi e forti come le Balene, le Tartarughe di mare, i Delfini, e tantissimi altri hanno preso cura organizzando il trasporto di tutti gli animali di terra incapaci di nuotare, mentre dal cielo si sono prestati i grandi uccelli volanti simili ad aerei da trasporto, come le Cornacchie giganti, Aquile, Cormorani, gli Albatros lunghi 170 centimetri ed una apertura alare da 400 cm. paragonabili agli aerei da turismo, ed altri di dimensioni più ridotte ma organizzati in gruppo per il trasporto degli animali incapaci di volare.

In mezzo a tutto quel trambusto creato dal consistente numero di animali presenti nell’Isola, una cornacchia si fece avanti e disse:- questo titolo di superiorità preteso dagli umani, potrebbe essere più adatto alle colombe, agli agnelli, alle mucche, ai dromedari, ai cavalli, e persino agli asini i quali rispettano la natura e non fanno le guerre.

Per primi gli animali della savana, i più forti e feroci che a nostro dire sono senza principi, si sono ribellati al solo pensiero che l’ uomo sia considerato quell’essere superiore dell’intero pianeta, creando un gran bacano.

Il Re leone con il compito di conduttore e Presidente del raduno, con un ruggito mise tutti a tacere e confermò di non avere particolari accuse contro l’ uomo, ma disse:- dubito fortemente nelle capacità della sua intelligenza, impostata esclusivamente sull’uso delle armi e non sulla saggezza dei suoi sentimenti.

Se ben ricordo, l’ultimo uomo trovato ai confini della savana armato di fucile ma senza pallottole, è stato sbranato e poi dato in pasto agli avvoltoi. Noi leoni siamo carnivori ma non mangiamo carne umana per non ereditare patologie che potrebbero infettare il nostro modo di essere animali, trasmetterci il cancro o la stupidità umana.

Gli avvoltoi invece sono spazzini ingordi e mangiano di tutto.

Udendo queste parole, l’uomo dell’isola o meglio il cavernicolo nascosto si spaventò da morire e se ne stette buono in silenzio trattenendo persino il respiro dalla paura, per non destare il minimo sospetto, altrimenti sarebbe finito in pasto alla folla di animali tutti inferociti.

Il Re Leone proseguendo il discorso con tono autoritario, disse:- Da questo fatto enunciato poco fa sicuramente poco edificante sono passati quasi cinquanta anni e non si è più visto nessun uomo da queste parti. Qui non vengono perché essi sanno che noi non gli vogliamo. Sono disgustosi, aggressivi e prepotenti. Fanno i bulli perché arrivano armati di fucili a ripetizione e uccidono i nostri simili da grandi distanze, alcuni per divertimento ed altri per prendere le nostre pelli, oppure il corno o le zanne degli Elefanti e dei Rinoceronti.

Nella storia del mondo, noi potenti e feroci animali della savana, non abbiamo mai pensato di organizzarci per una guerra contro questo essere tanto spietato al punto da mettere a repentaglio le sorti del nostro Pianeta. Noi siamo favorevoli alla non violenza fin tanto che l’uomo non viene ad insediarsi da queste parti. Abbiamo tracciato i nostri confini e pretendiamo che siano rispettati.

Uno squalo bianco che seguiva gli eventi dalla spiaggia vicina, disse:- l’uomo è il nostro peggiore nemico. Oltre ai fucili subacquei che sparano lance affilate che fanno molto male, hanno anche enormi macchine galleggianti che sputano fuoco, le chiamano lancia missili. Ci siamo accorti che dispongono inoltre di bombe di profondità che lanciano da enormi uccelli volanti che chiamano Aerei e quando esplodono, poveri noi, non sappiamo dove scappare.

Non molto distante dallo Squalo Bianco, c’ era un folto raggruppamento di Sardine che sembravano provenire dal lontano continente Australiano, le quali isolate dalla distanza e non capendo il linguaggio animale, pensavano di trovarsi ad un particolare festeggiamento e per l’occasione intonarono tutte in coro il loro canto nazionale .

In quel tratto di mare delle Isole Vergini, erano presenti in gran numero i Gabbiani, giunti nell’ isola semplicemente per dimostrare la loro passiva presenza, ma approfittando dell’occasione fecero una bella scorpacciata di Sardine e non sembravano per nulla interessati alle cause del grande raduno animale.

Più in la, un numeroso affollamento di Gamberoni arrivati dal grande Golfo del Bengala, situato fra l’ India, la Birmania e la Tailandia, i quali con voce tremante per la presenza dello Squalo Bianco che indubbiamente incita terrore, tutti in coro inneggiavano a Sandokan nostro protettore.

Al convegno, subito dopo presero la parola diversi uccelli in qualità di grandi osservatori del creato, i quali confermarono la loro testimonianza sui fatti giornalieri che distinguono il comportamento malvagio degli uomini, ovunque essi si trovano senza rispetto fra loro e molto peggio verso gli altri esseri del Creato, distruggendo la natura che ci circonda.

Gli uomini sono baruffoni, offendono l’ambiente inquinandolo ogni giorno di più, amanti della guerra che fanno di continuo iniziando da casa propria e per il mondo, non curanti dei beni comuni che Madre Natura mette a disposizione per la sopravvivenza di tutti gli esseri indistintamente.

Per il momento noi uccelli abbiamo il compito di osservare l’uomo, controllarlo senza intervenire, anche se ogni tanto ci limitiamo a bombardarli con i nostri escrementi come ammonimento, per dimostrare che esistiamo anche noi.

Con l’ occasione noi uccelli della terra, del cielo e del mare, vorremmo inviare un duro monito a tutti i guerra-fondai, agli speculatori, ai disonesti, ai venditori di morte:- Uomini del mondo, state attenti, noi uccelli siamo numerosi ed organizzati, vi controlliamo a distanza, siamo molto bene informati sui fatti e misfatti relativi al comportamento di tutti gli uomini della terra.

Vi conviene ritrovare e proseguire per la retta via, altrimenti saremo costretti ad intervenire.

Fatelo sapere anche alla Merkel German Bird, Holland chees, Renzotto fico secco, Rajoi Spanish Eye, e a tutti i galletti che danzano a suon di musica battendo il manganello sulle teste di che reclama i propri diritti.

Una gallina tra il folto numero di animali presenti al raduno si fa avanti a spintoni e denuncia tutta la sua rabbia contro il comportamento dell’uomo e dice:
Ci tengono in gabbia giorno e notte e il fatto sconcertante è che ci lasciano al buio ed ogni tre o quattro ore accendono improvvisamente la luce, il gallo canta credendo che fosse l’ alba del nuovo giorno e noi stupide facciamo le uova tre o quattro volte al giorno.

Ma questo non è tutto, ci danno da mangiare malissimo, figuratevi che non molto tempo fa ci nutrivano persino con la farina di pesce e le nostre uova, le nostre carni puzzavano di pesce. Ci tengono sempre in gabbia per farci ingrassare e venderci al mercato con maggiore profitto.

Poi, siamo derise anche dalla nostra stessa stirpe, ci chiamano gallinacci perché non possiamo volare e la ragione è dovuta al fatto che conduciamo una vita da esistenzialiste, senza soddisfazioni e senza la possibilità di una bella passeggiata al sole in compagnia delle nostre amiche galline.

In seguito, la parola è passata ad un lupo tedesco di nome Friz, un valoroso e fidato guardiano, il quale disse:- io non ho particolari lamentele da fare contro nessuno, grazie alla mia buona sorte di essere pastore di pecore e di uomini. Però, posso raccontarvi un fatto che mi ha veramente commosso.

L’ altro giorno mi trovavo a passeggiare con il mio padrone in un parco pubblico al Forlanini di Milano, e mentre avevo alzato la gamba per un bisognino addosso ad una maestosa vecchia quercia, improvvisamente sentii una voce imponente che mi disse:- vattene brutto cagnaccio amico dell’uomo. Vi confesso che per la prima volta mi sentii sbalordito nel ricevere un insulto simile.

Feci finta di non aver inteso le dure parole rivoltemi dalla grande pianta e con la grazia e l’ intelligenza che distingue i pastori tedeschi, cercai di dialogare con la povera vecchia quercia ultra secolare, per capire e partecipare alle sue sofferenze.

Il pastore, dopo un attimo si silenzio decise di rivolgersi alla quercia:- cara amica, sono veramente dispiaciuto nell’ osservare il tuo stato d’ animo contro di me e contro l’ uomo, ma io ti sono amico e sarei ben felice di poterti aiutare.
Di che si tratta ? Chi ti ha fatto del male ?

In seguito al disinteressato coinvolgimento del gentile pastore, la quercia sentii il bisogno di parlare e disse:- l’ uomo non ha nessun rispetto per le piante ed io e le mie amiche stiamo tutte soffrendo a causa del grave inquinamento atmosferico che poco a poco sta distruggendo il nostro habitat naturale e la nostra vita. Siamo quasi tutte ammalate, non riesco neanche più a parlare, mi si inceppa la lingua.

Prosegue la pianta:- Ho fatto scrivere al Comune, alla Regione, al Governo, facendo presente la grave situazione nella quale riversa il nostro ambiente, ma non siamo considerate, nessuno ci ha risposto e il nostro habitat peggiora sempre di più.

Le mie amiche hanno suggerito di bloccare tutte le navi che trasportano quel veleno che gli uomini ne vanno pazzi e che chiamano combustibile greggio, Petrolio, bloccare tutte le miniere di carbone e mettere un bel tappo sui giacimenti di gas.

Aspetteremo ancora un po’ e poi prenderemo i giusti provvedimenti in nostra difesa. Possiamo persino bloccare tutte le strade delle città del mondo. Siamo molto più numerose degli uomini, questa volta siamo determinate e se vogliono la guerra siamo molto bene armate:- di bastoni, tronchi e lunghe radici che useremo come fruste.

Il pastore tedesco in continuo contatto con l’ uomo, esattamente con il Parroco del Villaggio, ha imparato anche la filosofia umana, e rispose alla grande pianta con la saggezza dei pastori e disse:- fai coraggio cara, tanto siamo tutti di passaggio in questo mondo e quelli che inquinano, che rubano o che approfittano della loro posizione dominante, se ne andranno senza portare dietro i loro profitti e non entreranno nemmeno nel regno dei Cieli che molti sostengono sia un Paradiso. Non immagini quanto soffriranno nel futuro !

Terminato il racconto di Friz che sin da piccolo aveva vissuto in casa Merkel e poi regalato al Parroco, la parola passò al coccodrillo che denunciò le sue accese rimostranze contro l’ uomo.

Il coccodrillo disse:- siamo due esseri fisicamente opposti.
L’ uomo è concepito in verticale ed è instabile per natura perché è dotato di due sole gambe per camminare e per questo traballa specialmente nelle discoteche, e poi chiacchiera troppo.

Noi coccodrilli siamo concepiti in modo ingegneristico orizzontale e per questo siamo più sicuri, più stabili, sappiamo meditare e sicuramente siamo più intelligenti.

L’ uomo si burla di noi perché non emettiamo alcun suono, e così quando l’ uomo viene dalle nostre parti per ucciderci e portarci via la nostra pelle per fare le borse e le scarpe, restiamo immobili e quando ci capitano a tiro ci divertiamo a mordergli le chiappe.

Noi coccodrilli non abbiamo bisogno di parlare, non facciamo politica e viviamo benissimo nel nostro habitat naturale che manteniamo con rispetto.
Camminare e nuotare per noi è la giusta ricompensa del Creatore per condurre una vita sana e felice all’aperto.

Da lontano si sente il passo accelerato di un toro che cerca di avvicinarsi al centro del raduno ed è ansioso di raccontare le sue avventure sui maltrattamenti subiti dall’ uomo nelle arene.
Il toro un po’ affannato perché arrivava da lontano, continuò il suo monologo e con voce autorevole disse:- non è giusto che noi dobbiamo soffrire semplicemente per divertire l’ uomo, il quale trova immenso piacere nell’ infilarci la spada nella nostra carne sino al dissanguamento totale.

E una vergogna, e sino ad oggi nessuno, ripeto nessuno ha osato dire una parola in nostro aiuto.

Continua il toro:- visto che ho la parola, colgo l’ occasione per denunciare anche i maltrattamenti dell’ uomo verso le nostre signore mucche e le loro amiche vacche, le quali vivono praticamente per il bene dell’ uomo, offrendo loro il latte, la pelle, le carni squisite e l’ uomo ingrato le fa vivere ammucchiate nelle stalle, senza la possibilità di farle pascolare e gustare l’ erba fresca dei nostri bei prati della Padania all’ aria aperta.

E così uno dopo l’ altro, tutti gli animali della terra (i cammelli, le tigri, i koala, i topi, i canguri, gli elefanti, anche le zanzare, ecc.) ebbero la facoltà di esprimere il proprio dolore e le proprie sofferenze causate dall’ uomo.

Gli animali tutti uniti da una decisione condivisa, chiesero all’ unanimità l’ intervento del Re Leone in modo che sia trovata una soluzione adeguata al problema fra l’uomo e il Regno Animale.

Qualcuno insisteva per azioni molto severe contro l’ uomo, considerando le tantissime e gravi denunce provenienti da ogni parte, le quali hanno creato una situazione molto critica nei confronti dell’ uomo, meritando di essere veramente cacciato dal creato.

Giunti quasi al termine del convegno, si sentii una vocina sottile sottile appena percettibile. Sono qui non mi vedete ? Sono la formica madre e vorrei parlare anch’ io in nome delle mie consorelle.

Anche noi siamo numerose e praticamente viviamo in diretto contatto con l’ uomo.
A loro insaputa entriamo nelle loro case, nelle loro cucine e ci riforniamo dei viveri necessari per la nostra sopravvivenza, in sostanza viviamo di briciole che dopo tutto vanno sprecate e gettate nelle pattumiere.

Qualcuna di noi viene vista ed immediatamente uccisa, ma le nostre raccomandazioni sono di mantenere la discrezione, cercando di non dare fastidio e soprattutto di non farsi vedere, altrimenti dovremo procurarci il cibo con maggior fatica.

La formica madre continua il discorso:- Ho seguito il dibattito sin dall’ inizio della protesta e siamo veramente addolorate di condividere il nostro mondo minacciato dall’uomo che è causa di tante sofferenze verso i loro simili e verso tutti gli esseri della terra.

Prosegue la Formica: L’uomo é davvero meritevole di una punizione esemplare, ma prima di arrivare a conclusioni affrettate, inviterei voi tutti qui presenti a considerare alcuni fattori importanti.

L’ uomo non gode degli stessi sensi che abbiamo noi animali, come ad esempio il fiuto sviluppato che ci permette di riconoscere le cose a distanza.
Inoltre, il Creatore ha privilegiato il mondo animale di un dono particolare ed esclusivo, il sesto senso, che aiuta tutti gli animali del mondo a risolvere tanti problemi in anticipo, di cui gli uomini sono sprovvisti.

L’ uomo sin dalla nascita necessita di tre o quattro anni di svezzamento, conseguente alla sua fragilità fisica e mentale, mentre molti di noi animali della terra, dopo un mese siamo già liberi ed indipendenti.

Inoltre, l’ uomo ha bisogno di almeno venti anni di scuola per imparare quelle cose che per noi fanno parte della nostra natura di animali e della nostra naturale intelligenza, senza la necessità di andare a scuola.

In aggiunta a ciò, l’ uomo arriva alla bella età di 60 anni e si ritiene saggio, mentre la nostra saggezza fa parte del nostro modo di essere animali sin dalla nascita.

Alla fine dei suoi anni, siamo noi formiche ad accompagnare l’ uomo nel suo ultimo viaggio verso la destinazione finale di merito.
Pare che i buoni vanno verso l’ alto al di sopra delle nuvole, forse attraversando il buco nero trovano il Paradiso ed i cattivi finiscono tutti nello stesso posto sotto terra, trasformandosi in vermi per poi finire in pasto ai pennuti.

Noi formiche non sappiamo molto delle credenze filosofiche dell’uomo che lo rende aggressivo facendo soffrire il mondo intero, ma siamo certe che tutti gli uomini del creato, un giorno dovranno rendere conto a qualcuno per aver condotto una vita di speculazioni, di bugie, di guerre e di tante cose brutte che l’uomo attribuisce esclusivamente ai sette peccati capitali di cui portano il peso sin dalla nascita, incolpando il Creatore per la loro stupida ragione di comportarsi.

A nome mio in qualità di formica madre ed a nome di tutte le mie consorelle, vi chiedo indulgenza per questo povero essere chiamato uomo.

Fra gli animali qualcuno mugugnò fortemente, ma la maggioranza degli animali condivise le belle parole pronunciate dalla formica madre e decisero di perdonare l’uomo per tutte le sue mancanze a causa di insufficiente dono del sapere, insufficiente meditazione, unitamente alla mancanza di quella saggezza riscontrabile esclusivamente nel regno animale.

A quel punto l’ uomo nel nascondiglio, il troglodita dell’isola, si sentii liberato dalla paura e decise che era giunto il momento di uscire e approfittare dell’ occasione per annullare definitivamente le distanze fra l’ uomo e gli animali, dovute soprattutto ad errati pregiudizi provocati dalla mancanza di dialogo ed alla pretesa di superiorità da parte dell’ uomo. Una patologia dell’ ignorante.

Facendosi coraggio, l’uomo esce dal nascondiglio a mani alzate ripetendo più volte, sono disarmato e vengo in pace, anch’io sono fuggito isolandomi dal resto del mondo governato da alcuni uomini malvagi senza fede e senza pregiudizi, i quali fanno il male non sapendo quel che fanno.

Io vi sono amico ed ho la sincera volontà di abbracciarvi tutti in segno di profonda e duratura amicizia.

Il lupo alla vista dell’ uomo era già pronto a saltarli addosso e se non fosse per la fulminea prontezza del gorilla il quale prese il lupo dalla coda, impedendo di andare oltre.

Dalle testimonianze della formica madre unitamente al comportamento insensato del lupo, tutti gli animali del mondo presenti nell’isola, si resero conto che fra gli animali, come pure fra gli uomini, vi sono teste calde che ostacolano la pace e la fratellanza di tutti gli esseri viventi in questo nostro piccolo povero mondo.

Da questo saggio, gli Animali e forse anche gli uomini hanno capito che per costruire un mondo migliore bisogna essere uniti da una profonda fede di onestà e di rispetto per poter contribuire in totale armonia allo sviluppo del progresso tecnologico, scientifico e sociale di tutto il creato, costruendo grandi gabbie metalliche dove infilarci tutti i cattivi del mondo, Politici, Bulli, Speculatori, Venditori di Morte, ecc., portando a compimento la grande opera auspicata dal Creatore

La pace e la fratellanza nel mondo intero.