I più bei culi del Louvre: una visita ai fondoschiena parigini

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C’é chi va a Parigi a visitare la Tour Eiffel e chi invece desidera vedere i più bei culi del Louvre. D’altronde si sa, Tour Eiffel e Gioconda sono attrazioni di massa e in assenza della possibilità di visitare Notre Dame de Paris bisogna pure inventarsi qualcosa.

Inoltre senza dubbio l’antichità ha da sempre venerato le nudità. Oggi a farla da padrone sono gli esibizionismi su Instagram e su Tik Tok ma già all’epoca la storia aveva la propria Jennifer Lopez.

State pianificando un viaggio a Parigi? Non perdetevi allora durante la vostra passeggiata obbligata nel museo tra i più visitati al mondo, le opere dei culi più belli del Louvre. Vi elenchiamo queste opere in ordine sparso, fateci sapere quale preferite. Inserite nei vostri commenti opere italiane o estere con dei culi bellissimi. Saremo lieti di fare un articolo dei più bei culi dei musei italiani.

Nicolaes Maes, La Baignade: 1655-1660

Il quadro è attribuito a Nicolaes Maes anche se ci sono forti dubbi e tra i possibili autori citati c’é anche Jacob van Loo. Lasciando perdere la storia dell’arte concentriamoci sui fondoschiena che sono numerosi. Preferiamo, proprio perché schiacciato e quindi contratto, quello della donna seduta sul bordo della barca. Le forme infatti sembrano, infatti, più naturali e veritiere.

I più bei culi del Louvre
Nicolaes Maes, La Baignade

Pierre Subleyras, Caron passant les ombres: 1735

Avrete certamente sentito parlare di Caronte, soprattutto leggendo la Divina Commedia. Nessuno di voi avrebbe mai immaginato che potesse avere un fondoschiena da far impazzire le donzelle indemoniate non destinate certo al paradiso. Da non perdere nella vostra visita al Louvre.

Pierre Subleyras, Caron passant les ombres
Pierre Subleyras, Caron passant les ombres

Jean-Auguste-Dominique Ingres, Le Bain turc: 1852-1859.

Una delle opere più mature dell’artista francese. Il bagno turco è sempre uno di quei posti che fanno sognare l’immaginario collettivo. Luogo di relax, riflessione ma anche di scambi culturali e di affari economici e a volte viziosi. In questo quadro le forme sono molteplici ma in termini di fondoschiena uno solo prende la centralità dell’opera. Vediamo se lo trovate o vi fare distrarre da tutto il resto.

Jean-Auguste-Dominique Ingres, Le Bain turc
Jean-Auguste-Dominique Ingres, Le Bain turc

 

Cornelis van Haarlem, Le Baptème du Christ: 1588

Il nudo ha sempre fatto parte anche dell’arte sacra. Nell’antichità, infatti, non era associato a volgarità. Per questo anche il battesimo di Cristo è una di quelle opere che ci riportano dei fondoschiena importanti.

Cornelis van Haarlem, Le Baptème du Christ
Cornelis van Haarlem, Le Baptème du Christ

Pierre Puget, Milon de Crotone: 1671-1682

Milone di Crotone, era un lottatore greco antico associato  alle vittorie olimpiche ed anche alla storica battaglia che consenti a Crotone a sconfiggere la rivale Sibari. Essendo un personaggio sportivo non ci si può stupire che le sue forme siano culturiste oltre che culturali. Tra i più bei culi del Louvre a nostro modesto parere.

Pierre Puget, Milon de Crotone
Pierre Puget, Milon de Crotone