Il ritorno della Democrazia Dei Cretini

Persone che dovrebbero fare silenzio sono state messe ai posti di comando di una nazione. Gente che non è in grado di capire e risolvere le questioni sociali sono state insignite di titoli onorifici e di un potere che in altri paesi sarebbero stati dati a persone con un intelletto maggiore ed una capacità analitica decisamente superiore.

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La Democrazia Dei Cretini

Pubblicato nel libro Valori e Tradizioni di  Andrea Donniaquio e Nico Colani nel 2017. Viene riproposto perché più attuale che mai con la variante del titolo:

Il ritorno della  Democrazia Dei Cretini

Un paese in ginocchio. Una crisi che sta ammazzando aziende e persone. Una miseria galoppante che sta portando le famiglie al cedimento. E ancora: un governo assente, indolente, lontano ed incapace di capire e risolvere i problemi della popolazione. Uno stato che pensa di risolvere il problema del lavoro e della crisi aumentando le tasse e creandone altre.

Questo è diventata la nostra democrazia.

E il Parlamento italiano, composto da una cricca di personaggi delegittimati, pensa ad aumentare il numero dei clandestini, a migliorarne il cibo, preoccupandosi del fatto che quello che viene dato non è digeribile per il delicato stomaco musulmano.

Un Parlamento che parla attraverso personaggi politici la cui stabilità mentale è quanto meno dubbia. Soprattutto quando alcuni di questi incoraggiano hanno l’idea di inserire i clandestini all’interno delle famiglie italiane. Oppure quando viene detto che non sono i clandestini a portare le malattie, ma siamo noi a contaminarli.

Una presidente della Camera che invece di prendere in considerazione i suicidi di padri di famiglia, di figli, di persone che cadono in disgrazia per aver perso il lavoro, per non essere stati più in grado di portare il pane a casa in maniera onesta (e non ladresca come fa’ la Mafia Capitale pubblicamente ) reputa essenziale modificare gli aggettivi maschili portandoli al femminile, come se questo fosse il vero problema che affligge la nostra cittadinanza.

Una forma mentis che dovrebbe preoccupare. Sia perché in questo c’ è un evidente senso di inferiorità che sfocia nel delirio, sia perché non esiste la capacità di intuire quali sono i problemi da risolvere, quali sono i più importanti, imminenti, basilari. Siamo una nazione che, nel nome della democrazia, ha concesso la parola e il potere a tutti, anche a coloro che non hanno la capacità d’intelletto ma che, in compenso, hanno il dono della parola, anche se disarticolata, inutile e dannosa.

Persone che dovrebbero fare silenzio sono state messe ai posti di comando di una nazione. Gente che non è in grado di capire e risolvere le questioni sociali sono state insignite di titoli onorifici e di un potere che in altri paesi sarebbero stati dati a persone con un intelletto maggiore ed una capacità analitica decisamente superiore.

Noi siamo in mano a questi “democratici” che parlano a vanvera, che promuovono assurdità, che rubano, trafficano, truffano, che si disinteressano dei problemi sociali, che vivono in un mondo tutto loro, di anni luce lontano dal nostro. Loro sono ai piani superiori e vedono il nostro, infinitamente più al di sotto, come il luogo da cui prendere la loro linfa vitale.

E lo fanno depredando, distruggendo, usurpando, imponendo, condannando, terrorizzando, mistificando e mentendo un ridotto gruppo di individui al comando di una moltitudine di persone. Questo ci sta uccidendo lentamente, ci sta facendo agonizzare giorno dopo giorno. E l’Italia dorme, s’ interessa di calcio, di Fabrizio Corona, del Grande Fratello, dei pubblici amplessi  di Tizio e di Caio. Quel che rimane, s’incolla davanti alla televisione per seguire i campionati mondiali di calcio, segue interminabili telenovelas e talk show assurdi e faziosi.

Intanto la nazione muore, si spegne poco alla volta, soffocata dalle decine di migliaia di clandestini che invadono indisturbati il nostro paese, umiliata dall’Unione Europea persino dai finlandesi, un popolo proveniente dai barbari cornuti che vive in perenne contatto con il freddo polare, una razza che non ha dato nulla la mondo se non qualche renna fosforescente grazie alla tragedia di Chernobyl.

Questa è l’Italia e questi sono i politici che la governano. E noi siamo il popolo che concede tutto questo. Quando accadrà che la gente italiana, le persone del nostro paese si sveglieranno, imbracceranno qualsiasi cosa avranno  a portata di mano, e uniti inizieranno a marciare verso Roma? E se questo è chiedere troppo, quando accadrà che il popolo unito deciderà di non dare più un solo centesimo a quella banda di “ladroni” che occupa illecitamente il Parlamento?

Ecco, fin quando questo non accadrà, non avremo il diritto di vergognaci del governo che abbiamo, ma avremo il dovere di vergognarci di noi stessi, per non aver fatto nulla  di concreto per destituire questo governo di disonesti,  inaffidabili, ipocriti, di anti-italiani.

Noi abbiamo il governo che ci meritiamo e se non lo cambieremo in un modo o in un altro, avremo ciò che ci meritiamo anche nel futuro.

Diversamente, alziamoci dalla poltrona di casa prima che ci vengano a togliere anche quella e iniziamo ad organizzare una qualsiasi forma di protesta, purché porti alla caduta di questo avvilente e dannoso governo Renzi formato da camerieri imbalsamati asserviti ad un sistema bancario-industriale internazionale che si fermerà solo quando ci vedrà schiavi o morti.

Se moriremo o se verremo schiavizzati sarà solo colpa nostra, della nostra codardia, della nostra indifferenza, della nostra inettitudine a reagire.

Se  moriremo sarà solo per colpa nostra e non perché chi ci comanda è più furbo.

Ricordiamocelo fin quando non spaleranno terra sulle nostre bare.


Il ritorno della Democrazia Dei Cretini

Andrea Donniaquio

ELABORA . PENSIERI: http://elaborapensieri.altervista.org