Le regole della Costituzione Italiana vengono violate dalle decisioni del Governo sul Coronavirus?

Live Free Coronavirus

La maggior parte dei provvedimenti e decreti normativi emanati ed adottati sin dal primo mese del corrente 2020 sono in aperto contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana. Costituzione che secondo Roberto Benigni è “la più bella del mondo”.

di Paolo Nicoletti

2020 Coronavirus o COVID-19

Sin dall’inizio della tragedia vissuta dagli Italiani e conosciuta int tutto il mondo come Covid19 o Coronavirus, il Governo Italiano si è trovato in una situazione assurda, terribile e senza precedenti, ed ha adottato una serie di decisioni. Queste decisioni si sono concretizzate in ordinanze, decreti e altri atti con valore di legge o comunque normativo.

Alcune di queste decisioni governative sono state adottate ed eseguite in aperta violazione o contrasto con i principi e le regole ossia norme della Costituzione italiana. Siccome queste decisioni sono state adottate in stato di necessità nell’avverarsi di caso fortuito ossia in questo caso circostanze di fatto gravi ed inaudite, coloro che le hanno adottate ed eseguite non sono probabilmente punibili od hanno comunque tutte le attenuanti del caso, secondo i principi generali del diritto penale ed amministrativo.

Vedremo ora quali principi della nostra Costituzione sono stati disattesi e, al momento, non vengono rispettati, dopo aver letto alcune necessarie premesse ed avvertimenti.

Avvertimenti

L’autore del materiale che state per leggere è un ex avvocato, e pertanto invita il lettore a non lasciarsi suggestionare, ricordando che in questo articolo sono contenute opinioni e considerazioni personali insieme a notizie e circostanze di fatto, e queste ultime sono:

a) le norme della nostra Costituzione in vigore (la Costituzione è una legge, ed ogni comando contenuto in una legge viene chiamato norma, un articolo di legge può contenere vari comandi e quindi varie norme etc etc);

b) le decisioni prese dal Governo Italiano per fronteggiare la catastrofe epidemica del Covid19 di cui si parla comunemente come Coronavirus;

c) il numero di coloro che praticano attività sportive in Italia;

d) i colloqui avuti dal sottoscritto con le Forze dell’Ordine, che sono accaduti veramente;

e) i riferimenti a Corrado Alvaro.

Infine, si chiarisce subito che il presente articolo non contiene polemiche o materiale diretto alla detrazione o critica alle Forze dell’Ordine in quanto tali. Le persone che lavorano per la Polizia od i Carabinieri o la Guardia di Finanza o qualunque altro corpo di impiegati militari addetti alla Pubblica Sicurezza, sono persone che svolgono un lavoro necessario, ed è un lavoro che comunque va fatto e qualcuno deve pur farlo. Queste persone svolgono ed eseguono il proprio lavoro, eseguono i comandi di qualcuno a cui devono comunque obbedire, e vanno rispettate come qualunque altro lavoratore.

Ora, appena chiarito il titolo dell’articolo ” Live Free Coronavirus “, ricorderemo le misure adottate dal Governo italiano, e quindi potremo sottolineare le norme o regole della Costituzione in contrasto con le misure o decisioni del Governo. Ma prima, alcune premesse ritenute utili da chi scrive.

New England – Live Free Coronavirus

Tutto ciò premesso, e cominciando ad entrare nel merito, si sottolinea che il titolo del materiale che state visionando è originato dal motto istitutivo dello stato (USA) del New Hampshire, influenzando l’intera regione USA del New England, ed il motto completo è “live free or die”, vivi libero o muori. Se ne è parlato molto recentemente in occasione delle elezioni primarie della presidenza USA. Il significato completo di questa frase è: vivi in libertà, ossia con quei diritti che proteggono la nostra incolumità e dignità dagli apparati dei poteri pubblici e privati, diritti senza i quali non vale la pena di vivere, perché la vita deprivata della libertà non è vita (contesto culturale del New England, ed opinione personale di chi scrive), e tante persone hanno dato il proprio sangue e la propria vita per essa.

Questo motto fa parte della storia della guerra di indipendenza USA, che originariamente ha avuto le sue cause nel diritto della cittadinanza alla ribellione contro l’ingiustizia e gli ordini illegittimi. Tale temperie culturale, seppure spesso disattesa e tradita, rimane in alcune leggi: nella marina americana USA, i codici militari prevedono i casi in cui i marinai possono ribellarsi ed ammutinarsi nei riguardi dei propri superiori di grado.

Ora, chiarito il titolo dell’articolo, ecco alcune premesse ritenute utili da chi scrive.

Covid 19 ed Influenza Spagnola

Come è noto, una variazione del già noto Coronavirus ora chiamato Covid19 (denominazione OMS), ha infettato da Dicembre 2019 un numero sempre crescente di persone in Cina. I medici che avevano cercato di attirare l’attenzione del governo cinese sul pericolo di una terribile epidemia sono stati ignorati, ed inizialmente screditati e perseguitati e persino imprigionati. Poi, come tutti sanno, la terribile epidemia è effettivamente scoppiata ed ha provocato un elevato numero di vittime. Infine, a causa della facilità di spostamento e di logistica tipica del mondo moderno, l’epidemia ha infestato e perseguitato l’intero pianeta e la maggior parte degli stati e delle nazioni diventando pandemia, anche se non ha ancora provocato il numero ancor più allucinante di vittime che a suo tempo è stato provocato dalla influenza Spagnola.

Come ricordato dal più che centenario scrittore Boris Pahor (Trieste, 26 agosto 1913), la Spagnola o Influenza Spagnola negli anni tra il 1918 ed il 1920 ha contagiato un quarto degli abitanti del pianeta, ed ucciso decine di milioni di persone. Nell’occasione sono state allestite vere tendopoli ospedaliere, assai più grandi di quelle odierne.

Diritto Naturale

Secondo le opinabili visioni del Diritto Naturale, le leggi di uno Stato devono essere poche, indispensabili, semplici da leggere e da conoscere, e ad ogni legge che riguardi tutti o quasi i cittadini deve essere data ampia diffusione, ed una volta esistevano per tale bisogna i Pubblici banditori, che andavano in giro per le strade gridando il classico e proverbiale: “sentite, sentite, sentite, da oggi è stato deciso che …etc”.

In poche parole, il Diritto Naturale è formato da una serie di concezioni filosofiche apparse in varie epoche storiche, a cominciare dall’antica Grecia. Tale diritto si fonda su una serie di principi e diritti inviolabili di Giustizia e Saggezza eterni e sovranazionali, che costituiscono altrettanti limiti al potere dello Stato, o della Politica, o della Religione, tanto da costituire le basi della disobbedienza civile e del diritto alla ribellione legittima alla dittatura ed all’ingiustizia. Si dice che esponenti di tale filosofia siano stati Cicerone ed Ulpiano (che erano sicuramente seguaci dello Stoicismo).

Erano seguaci del Diritto Naturale il Grozio (Huig De Grooth), Gustav Radbruch, Immanuel Kant e tante altre ed alte figure del mondo filosofico ed intellettuale di paesi ed epoche e contesti assai diversi tra loro: Gottfried Achewall, nel 18° secolo, ha esaminato in “Jus Naturae in usum auditorum “alcuni temi riguardanti il diritto e le più intime problematiche e temperie spirituali e morali delle persone, tra cui alcune ingiustizie periodicamente originate dalle leggi, dallo stato, dalle religioni, dalla morale e da altri contesti e consessi considerati idonei a governare le vite delle persone.

Una delle più autorevoli e concise definizioni di diritto naturale è stata quella di Thomas Hobbes, nel cap. XIV del suo “Leviatano”: “il diritto naturale è la libertà che hanno tutte le persone, di usare le proprie facoltà per proteggere la propria natura”.

In applicazione di tali idee alcuni dei più tenaci e pertinaci oppositori ad Hitler ed al nazismo avevano come proprio motto e principale principio morale una frase derivata proprio dal diritto naturale: “Etiamsi Omnes, ego non”: anche se tutti, io no! . Ossia, anche se tutte le persone che mi circondano ritengono giusta una condotta od un principio, io mi riservo umilmente il diritto di pensarla in modo diverso e di decidere le mie azioni secondo quello che mi suggeriscono il mio senso di giustizia o la mia paura.

Coronavirus e misure adottate dal Governo Italiano

Di fronte ad una catastrofe epidemiologica sanitaria come quella popolarmente conosciuta come coronavirus o Covid19, il Governo Italiano ha adottato sin dal 30 gennaio 2020 varie misure, deliberazioni ed ordinanze nonché decreti, riguardanti misure profilattiche e dichiarazioni di stato di emergenza sanitaria prolungabili sino al luglio 2020, nonché ulteriori misure di contenimento sociale e gestione dell’emergenza epidemiologica.

Chi volesse approfondire il contenuto e gli estremi delle decisioni governative, può agevolmente farlo sugli stessi siti del Governo suggeriti in calce al presente articolo, sotto “Per approfondimenti”.

Per non tediare eccessivamente il lettore, basta qui ricordare il Decreto-Legge N. 19 del 26 marzo 2020. Concisamente, tale decreto prevede che possono essere adottate fino al 31 luglio 2020 alcune misure straordinarie, e che tali misure vanno adottate in tutto il territorio italiano secondo di adeguatezza e proporzionalità al rischio. Ora, tali misure possono riguardare:

– la libera circolazione delle persone, che può essere limitata in ogni spostamento che non sia limitato nel tempo o nello spazio o che non sia motivato o non abbia specifiche ragioni;

– la chiusura al pubblico di strade, aree o spazi di fruizione od apertura pubblica;

– la quarantena precauzionale per coloro che sono entrati in contatto con persone od aree toccate dal Coronavirus;

– il divieto assoluto di allontanarsi dalla propria dimora per le persone affette dal virus o risultate positive ad esso;

– le limitazioni di ogni riunione od assembramento di persone in luoghi pubblici od aperti al pubblico; negli stessi spazi sono anche sospesi gli eventi o manifestazioni di ogni tipo, anche di tipo culturale o religioso o sportivo o ludico etc.;

– la chiusura di ogni luogo di aggregazione, compresi gli stadi o le sale da concerto od i cinema o le sedi di partiti, sale giochi, scommesse etc.; e quindi comprese le palestre, gli eventi o competizioni sportive e gli impianti dedicati allo sport, gli eventi sociali, i convegni e congressi e quant’altro;

– i trasporti e servizi educativi o culturali o museali, o servizi amministrativi, o attività commerciali o d’impresa, che possono essere sottoposti ad ogni tipo di sospensione o limitazione, come anche l’accesso delle persone in determinati luoghi, come le strutture sanitarie per parenti e visitatori;

– nelle attività commerciali o di impresa o di altro tipo lasciate in funzione e tollerate dal Governo, vanno assunte misure idonee ad evitare assembramenti di persone nonché rispettati obblighi che garantiscano il rispetto delle distanze interpersonali;

– la verifica caso per caso, che va affidata alle autorità pubbliche.

Inutile dire quali siano stati e quali siano gli effetti di tali misure sulla vita quotidiana delle persone: file chilometriche ai supermercati e negozi di alimentari o tabaccherie, forze dell’ordine che vengono a chiedere alle persone se hanno con loro il modulo di autodichiarazione delle proprie generalità e destinazioni, reclusione in casa di tutte le persone che non abbiano un lavoro od altri motivi per uscire di casa, etc..

Allo stesso autore dell’articolo è stato chiesto come si permettesse di trovarsi a dieci minuti di automobile dalla propria abitazione per recarsi allo sportello bancomat, e come si fosse poi permesso di fare una strada anziché un’altra, ed infine di fare l’abnorme azione di comprare un quotidiano all‘edicola!

Non è intenzione di chi scrive polemizzare con le Forze dell’Ordine, che per prime sono state messe in condizione di eseguire azioni o condotte contrarie alle leggi e norme e sacri principi previsti dalla nostra Costituzione, ed a cui necessariamente viene indirizzata empatia e solidarietà per la situazione che stanno attraversando.

Vediamo ora quali articoli e principi della nostra Costituzione sono stati e sono ancora, in data di chi scrive, sistematicamente violati.

Costituzione Italiana e suoi articoli violati o non rispettati

La nostra Costituzione è stata emanata dai nostri Padri della Patria nel dicembre 1947, ed ha previsto lunghe e prudenti procedure tali da consentirne nel tempo oculate ed importanti modifiche, che infatti vi sono state fino alla recente legge costituzionale del 2012.

Nel testo in vigore nel presente storico di chi scrive, sono evidenti alcuni fondamentali articoli che si propongono in visione ai lettori, che sicuramente ne hanno nozione e li rammentano.

A cominciare dall’Art. 2, per cui la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità (doveroso notare un certo dominante maschilismo dell’epoca).

Poi vediamo l’art. 4, che riconosce ai cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo tale diritto.

E già ci accorgiamo che le disposizioni prese in condizioni di emergenza epidemiologica sono in aperta violazione della costituzione repubblicana, visto che tutte le persone sono recluse in casa ed una percentuale altissima e spaventosa di esse ha già perso il lavoro, con scarse o addirittura senza prospettive di riaverlo.

Art. 7: i rapporti tra Stato e Chiesa sono regolati dai patti Lateranensi, e non sembra che questi prevedano la chiusura delle chiese o l’abolizione di messe e funzioni religiose e via dicendo. Tale divieto di chiusura ed abolizione riguarda anche, secondo l’art. 8, tutte le altre confessioni religiose secondo i propri statuti e le leggi statali che ad essi si ispirano.

Abbiamo poi l’art. 9, per cui lo Stato italiano promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, e protegge i beni culturali ed ambientali. L’art. 9 forse permette la chiusura delle scuole e dei congressi e convegni scientifici?

Gli articoli citati riguardano i Principi Fondamentali, ma ora esaminiamo i successivi articoli, che riguardano invece i diritti e doveri dei cittadini.

Articolo 13: la libertà personale è inviolabile.

Non è ammessa nessuna, ma proprio nessuna, restrizione della libertà personale, se non nei soli casi e modi previsti dalla legge, che non può comunque (giova ricordarlo) essere contraria o divergente rispetto alla Costituzione, che è la legge suprema.

Articolo 14: il domicilio è inviolabile. Gli accertamenti relativi ad esso sono regolati da leggi speciali: può quindi una qualunque ordinanza o decreto permettere ad impiegati civili o militari dello Stato (come le Forze dell’ordine, in definitiva, sono) di venire a chiedere alle persone perché stanno sedute in una panchina in una aiuola deserta o perché corrono solitarie in riva al mare o magari perché vanno dove stanno andando, anche se dotate di guanti e mascherine?

L’art. 16 prevede poi che le persone possono circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo eventuali limitazioni per motivi di sicurezza o sanità stabilite dalla legge in via generale. In Via Generale: non per decreto od ordinanza o decisioni o provvedimenti o leggi adottate per specifici o limitati casi.

Lo stesso art. 16 riconosce alle persone il sacrosanto diritto di lasciare il territorio della Repubblica e di rientrarvi.

E gli articoli 17 e 18 prevedono la libertà assoluta delle persone di riunirsi pacificamente e senza armi, anche senza preavviso ed anche in luogo aperto al pubblico, e di liberamente associarsi per scopi leciti anche senza autorizzazione. Questi due articoli permettono forse il divieto di assembramenti? E si badi bene che l’assembramento è soltanto la riunione occasionale di persone all’aperto. Quante persone?

Ora, i cittadini hanno la capacità, da soli, di procurarsi la Costituzione e di leggerla e di giudicare con il proprio giudizio se vi siano altre violazioni (e vi sono) oltre a quelle già suggerite, e quindi di saltare a piè pari i successivi articoli costituzionali fino agli articoli 32, 33 e 34.

In particolare, l’art. 32 prevede che la Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale delle persone, garantendo cure gratuite agli indigenti. Ed inoltre il medesimo articolo stabilisce che nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, e che la legge non può in alcun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Questo articolo permette forse la reclusione forzata delle persone, e la loro soggezione ad ogni tipo di controlli se solo muovono un passo?

E poi l’art. 33: l’arte e la scienza sono libere, e libero ne è l’insegnamento. E questo articolo riguarda praticamente ogni tipo di arte o mestiere, oltre che di scienza e tecnica, fino alla falegnameria od al bricolage od alle arti marziali o discipline olistiche od altro che possa rientrare nel concetto di arte o mestiere perché insegnato da un insegnante o maestro qualificato.

Ed ecco poi l’art. 34: la scuola e aperta a tutti, ed i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti. Non vogliamo sfondare porte aperte, limitandoci a constatare la chiusura delle scuole, che porterà il governo ad adottare soluzioni incostituzionali, come la indiscriminata promozione di tutti gli alunni o la perdita per tutti di un anno scolastico.

Ma rispetto a quanto sopra, ogni decisione presa sulle attività sportive risulta doppiamente illegittima ed illecita, oltre che anticostituzionale, perché l’art. 117 (Titolo Quinto) della Costituzione, nel testo vigente , prevede l’ordinamento sportivo nel suo complesso tra le materie che, per la loro importanza per le libertà individuali, vengono lasciate alla competenza delle Regioni (si chiama legislazione concorrente), tanto che lo Stato deve sentire cosa ne pensano le regioni in tali materie. E ricordiamo che le attività sportive, nel loro complesso, riguardano dai 18 ai 20 milioni di cittadini, dediti alla disciplina morale ed alla propria igiene personale, nonché dotati di doverosa memoria per le future elezioni, quando avranno luogo.

E se si prosegue con la lettura di tutti i successivi articoli della Costituzione si potranno constatare altre lampanti e sistematiche violazioni costituzionali.

La Costituzione più bella del mondo

Indicare le violazioni della costituzione è, secondo chi scrive, emblematico della situazione che tutte le persone stanno vivendo ora, in epoca Coronavirus.

Il Governo si è trovato, ora e non prima, ad affrontare una situazione orribile e senza precedenti, di pandemia e di gravissimo rischio per l’incolumità di tutte le persone, nessuna esclusa. Quindi sarebbe fin troppo facile quanto ingiusto ed abnorme infierire sull’attuale Governo.

Ma se in un ipotetico e fantascientifico ed ipotetico ed infine improbabile futuro avessimo mai la rara coincidenza di partiti politici abnormi in grado di mettere al potere persone affette da tentazioni dittatoriali, magari con la compiacenza di servizi segreti e corpi amministrativi ed impiegatizi statali? Basterebbe allora annunciare in televisione a reti unificate che ci si trova in grave pericolo epidemico per mettere tutte le persone in stato di reclusione e soggezione e mortificare le libertà ed i diritti, in pochi giorni e senza colpo ferire?

Nelle prossime settimane, quando il pericolo di Coronavirus si sarà attenuato, non sarà forse il caso di aprire un serio e sentito dibattito politico e sessioni straordinarie delle Camere dei nostri rappresentanti, anche riunite tra loro, perché siano posti anche in via costituzionale dei limiti e paletti che impediscano in futuro il ripetersi di situazioni come quella che stiamo vivendo, o comunque ne stabiliscano in modo chiaro e dettagliato i contenuti e la durata?

Ai lettori, ed ai loro contatti e rappresentanti politici, l’ardua risposta.

Ora, e domani, e dopo, è in gioco la nostra Costituzione e la sopravvivenza di essa, e nonostante i suoi tanti difetti, Roberto Benigni ha consacrato parte della sua carriera artistica alla vera natura di essa, che è “la più bella del mondo”.

Giova infine, citare Corrado Alvaro, che nel suo diario annotava:“…ho sempre cercato di evitare la prigione o di farmi uccidere, le occasioni più facili, mi pare, che il nostro tempo offra agli uomini di cultura …”.


Per approfondimenti :

Per le decisioni adottate dal Governo italiano per l’emergenza Coronavirus, si possono consultare i siti governativi come governo.it alla sezione approfondimento normativa, o governo.it alla sezione coronavirus-normativa