Danza danza fanciulla : un incontro tra le arti

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Danza Danza Fanciulla è l’incontro tra due arti, canto e danza. Proseguono gli appuntamenti di #IOCANTOACASA con le Arie Antiche del tenore Luca Lupoli. Questa volta il tema è quello dell’aria antica “Danza danza fanciulla” del compositore napoletano Francesco Durante.

 

Il Maestro napoletano, nativo di Frattamaggiore nel 1684 e morto a Napoli nel 1755, fu allievo nei più importanti conservatori musicali dell’epoca del grande Alessandro Scarlatti e a sua volta maestro di tanti altri compositori del tempo, tra i quali due in particolare di capitale importanza della Scuola napoletana del ‘700 come Paisiello e Pergolesi.

Le sue produzioni riguardano più la musica sacra e strumentale come requiem, messe, concerti per cembalo, per il teatro scrisse poco se non dei cori per una tragedia, il Flavio Valente.

Le antologie delle Arie Antiche del XIX secolo attribuiscono a lui due brani: Vergin tutto Amor e Danza danza fanciulla, per i quali è conosciuto alla maggior parte tra appassionati e non addetti ai lavori.
Probabilmente erano solo solfeggi o esercizi di canto, ai quali furono aggiunti elaborati accompagnamenti e testi in epoca moderna.

Approfondiamo il carattere dell’aria, oggetto del nostro ascolto, Danza danza fanciulla.

Danza Danza FanciullaEssa sembrerebbe appartenere più al genere della “ballata”o “madrigale” di origini medievali e rinascimentali: erano testi poetici, sviluppatisi in l’Italia e in Francia tra il 1360 ed il 1365, infatti i primi autori attestati sono Guillaume de Machaut e Francesco Landini, ai quali si univa l’accompagnamento musicale, con canto e danza, quindi possiamo definirli un luogo di incontro tra le arti: poesia, musica, canto e  danza.
La loro struttura era composta da strofe e ritornelli( ripresa, nei quali vi era un direttore della danza, poi solista, che dettava il ritmo danzante, ripreso e ripetuto dal coro danzante (ritornello).

Dal punto di vista musicale erano componimenti corali polifonici ed contenuto era “galante”, amoroso, spesso improvvisati, almeno cosi gli autori volevano farli sembrare, ma potevano avere anche una finalità educativa: vi è un esempio nella pittura, in un affresco del Lorenzetti, intitolato “Gli effetti del buon governo “del 1337-1340, nel quale sono raffigurate nove fanciulle, che danzano in circolo (a tondo),tenendosi per mano, una decima che con un tamburello da’ il ritmo e ne guida l’andamento, preciso qui il riferimento poi della “tarantella rossiniana” , “…viva il ballo tondo a tondo…”!

IMG-20200419-WA0001Quello che colpisce di “Danza danza fanciulla” è il ritmo, ternario, “Allegro con spirito”, danzante della musica che trascina un canto virtuosisitico e turbinante, con la leggerezza del testo che evoca brezze delicate, giocose e suoni fruscianti della natura. Il lessico aulico, laddove ” vago rumore dell’aura scherzosa” sta per leggero, descrittivo nei e riferimenti naturalistici e nei passaggi improvvisi da quest’ultimo elemento e quello sentimentale …che parla al core con languido suon…”, il tutto accompagnato dalla danza guidata dalla voce.

Una “cellula” e delizioso bozzetto poetico, musicale, canoro e coreografico che preannuncia quello che sarà il melodramma, perfetta sintesi e incontro di tutte queste arti!

Danza danza fanciulla,
al mio cantar.
Gira leggera, sottile al suono,
al suono dell’onde del mar.
Senti il ​​vago rumore
dell’aura scherzosa
che parla al core
con il languido suonerie,
e che invita a ballare
senza posa, senza posa,
che invita a ballare.
Danza, danza, fanciulla gentile,
al mio cantar

#IOCANTOACASA #Conlamusicanelcuore #CANTO