Fifa 19 è l’ultima versione del videogame simulativo calcistico da anni campione di incassi ma da sempre al centro di polemiche.

Probabilmente Fifa Soccer di casa EA Sports è il titolo di simulazione sportiva più famoso al mondo oltre ad essere la più longeva nel tempo. Si contano infatti ben 41 titoli dal 1995 ad oggi. A caratterizzare maggiormente gli ultimi titoli di FIFA oltre che a renderlo (nel bene e nel male) un gioco unico nel suo genere, è senza dubbio la modalità Ultimate Team. Questa modalità di gioco permette ai milioni di videogiocatori di tutto il mondo di interagire fra di loro mediante scambi di carte dei giocatori delle loro squadre preferite. Il tutto in modo da permettere la costruzione (building) di squadre sempre più forti e quindi di competere per tornei virtuali sempre più competitivi.

A primo impatto FIFA 19 (ultimo titolo di casa EA rilasciato a settembre 2018 per tutte le piattaforme di nuova generazione) sembra davvero essere un videogame coi fiocchi.

Regala, infatti, a milioni di appassionati del gioco del calcio una simulazione “realistica” del loro sport preferito. Specialmente poi se tutto questo viene coniugato ad una grafica mozzafiato e svariate modalità di gameplay online e non. I pregi di questo gioco finiscono qui? Forse no ma comunque sia una cosa è certa. Chi gioca ad alti livelli a FIFA 19 o che comunque vi gioca quotidianamente palesa e non a bassa voce gli innumerevoli difetti. Ci troviamo dunque davanti ad un rapporto di amore-odio tra i videogiocatori (italiani e non) e FIFA 19. Una fase dunque dove sebbene gli appassionati non si tirino indietro se devono parlare male di questo gioco, continuano comunque a spenderci soldi.

Ma quindi quali sono i problemi di FIFA 19?

Premettendo che probabilmente l’utopico “gioco perfetto” rimanga tale per sempre, FIFA 19 ha vari tipi di problemi. Quelli che risaltano maggiormente all’occhio sono quelli di natura prettamente di gameplay. Ovvero tutte quelle imperfezioni che i videogiocatori incontrano durante le loro sessioni di gioco, durante una partita online specialmente. Questi problemi sono oggetto di una guerra eterna tra il gameplayer e la sede canadese EA Sport. Sono accusati di non essere all’altezza di produrre un gioco appunto “realistico” di calcio e di sfruttare solamente le mille occasioni per prosciugare le tasche degli acquirenti tra vari eventi e carte speciali introvabili.

E proprio di queste ultime tre parole si tratta la seconda tipologia di problema “carte speciali introvabili”.

Come detto in precedenza FIFA 19 è famoso e viene preferito ad altri giochi di simulazione calcistica (come ad esempio PES) principalmente grazie alla modalità Ultimate Team. La modalità però è infatti divertente ma poco competitiva. Ultimate Team è ricca di problemi (comunemente chiamati BUG). In altre parole, FIFA 19 assomiglia sempre di più ad gioco di carte collezionabili e non più un gioco di calcio. A snaturare infatti il gioco è la continua aggiunta di carte dalle statistiche assurde ma dalla trovabilità pressoché impossibile. Questo lascia sempre di più perplessi i videogiocatori che spendono magari un’infinità di soldi (reali) nel gioco per pacchetti che però non li ricompenserà a dovere per quello speso. C’è da dire che comunque il sistema di apertura dei pacchetti è di base del tutto casuale e che quindi non dia nessuna garanzia del suo contenuto.

A fare la voce grossa nelle ultime ore è stato un influencer veneto di nome Il Green avente un numeroso seguito sia su Youtube che su Instagram

Di seguito il post di Instagram che riassume l’ultimo punto trattato, ovvero quello delle carte virtuali introvabili e del loro valore esagerato

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