Borsa di Londra debole anche il primo trimestre. Neppure le buone notizie che giungono dal fronte Brexit, sono state capaci di ridare smalto alla Borsa di Londra, il cui 2018 sembra essere ancora all’insegna della debolezza. L’indice Ftse 100 ha perso addirittura più di 10 punti percentuali dal primo gennaio fino a fine marzo. Una performance decisamente negativa, ma anche peggiore rispetto a quella dell’indice Stoxx 600 dell’azionario Europa (fermo a -6,7%).

A ben guardare, il discorso può essere esteso anche ad un orizzonte temporale più lungo. Visto che per la maggior parte dell’ultimo decennio la Borsa di Londra ha registrato performance inferiori ai mercati globali. Tuttavia, questa divergenza negativa si è amplificata dopo l’esito del referendum di giugno 2016. Quello che ha sancito la volontà di dire addio all’unione Europea. Per questo motivo molti si aspettavano una iniezione di fiducia dei mercati dopo le recenti positive novità sul fronte Brexit. E invece niente da fare, non si vedono figure inversione trend all’orizzonte.

Situazione e prospettive della Borsa di Londra

Il nuovo accordo di transizione tra il Regno Unito e l’Unione europea di sicuro ha spazzato via molti dei timori riguardo una possibile uscita traumatica del Regno Unito dall’Eurozona. Quanto meno di una uscita disordinata. Tuttavia non c’è stato alcun sollievo per gli stock del Regno Unito. Probabilmente perché un’intesa che scongiura la hard Brexit non significa però aver raggiunto un accordo che soddisfi tutti. Quello ancora va trovato.

Se proviamo a fare un’analisi della situazione, ci accorgiamo che nell’ultimo anno un peso l’ha avuta la rivalutazione della sterlina, testimoniata dall’andamento dell’indicatore Alligator trading forex. Un pound più forte ha finito per comprimere i profitti internazionali delle società quotate nel Regno Unito. Inoltre la fetta più grande delle azioni a maggiore capitalizzazione riguarda settori che hanno sottoperformato lo scorso anno, come i beni di prima necessità e l’energia. La debolezza dei consumatori nel quarto trimestre 2017 ha contribuito a tagliare ulteriormente i profitti aziendali. E poi non va dimenticato che il settore finanziario, uno dei più importanti nell’indice della City, è quello più sensibile alle questioni legate alla Brexit.

Insomma, di carne a cuocere ce n’è parecchia, e probabilmente anche per questo gli analisti finanziari rimangono molto prudenti quando si tratta di fare delle previsioni sul futuro andamento della Borsa di Londra.