I sogni hanno un significato? L’altra notte con mia grande sorpresa ho sognato niente popò dimeno il “Re dei Re”.
Mentre camminavo per Piazza San Pietro, l’ho incontrato appoggiato ad una delle colonne della Piazza con il volto piuttosto rattristato e rivolgendomi a Lui con gioiosa meraviglia gli dissi:
Carissimo Gesù, sono felicissimo di incontrarti di persona, però non mi sembri altrettanto contento di vedermi. Lo so, sono un povero peccatore e chiedo perdono, ma sono anche un tuo fedele amico e ammiratore.
Gesù rispose: No, tu non centri, sono imbronciato perché ho appena avuto una discussione con il Padre mio, con riferimento alla situazione attuale del mondo, e non fa che ripetermi che quando mi inviò sulla terra, non sono stato capace di insegnare agli uomini lo spirito del bene in modo duraturo. Sarà anche vero, ma gli uomini di quel tempo non erano migliori delle capre di oggi, dipendenti dai vari ovili DC, PC, PD, PSI, FI, FìFì, MìMì, ecc., i quali preferiscono seguire le frottole ideologiche dei rispettivi Partiti, oltretutto è da considerare che ho vissuto così poco tempo sulla terra e non mi è stato possibile fare di meglio.
La Palestina di allora era un ambiente difficile, Governata Militarmente dai Romani con Cesare Augusto che si riteneva il Dio terreno, assieme ai Farisei e ai Scribi.
I Farisei erano membri di una Setta Religiosa, ma nel contempo erano anche un Partito Politico (esattamente come il Cristianesimo diviso in 600 spicchi di aglio politicizzato).
Gli Scribi, invece erano Dottori della Legge che interpretavano severamente la Bibbia secondo i propri interessi, esattamente come fanno oggi le centinaia di ideologie Politiche e Spirituali che applicano la Legge in modi completamente estremi, (per uno è colpevole mentre per l’altro è innocente) dove gli individui di Potere (definiti i privilegiati) godono della prescrizione per le proprie mascalzonate.
Mi ricordo ancora quelle brutte facce di Pretacci falsi e ipocriti, a fare i propri comodi facendosi chiamare Farisei.
Ossia (esseri superiori attenti a tutto ciò che li riguarda) e mi scrutavano continuamente alla ricerca di qualche appiglio, perché temevano gli portassi via i loro privilegi che consumavano a discapito dei poveri e dei deboli.
Per assicurarsi i loro misfatti sempre impuniti, decisero di cancellare la mia vita usando quel balordo di Giuda Iscariota accusandomi di fomentare illegalmente contro l’Impero e facendomi condannare in modo ingiusto dai soldati Romani (altre capre al servizio del Potere), di cui la Croce rappresenta l’ingiustizia verso un uomo che insegnava il bene.
Dopo la mia morte si resero conto di aver condannato un innocente e poco tempo dopo ritornarono alle abitudini tradizionali, (Pesce grande mangia pesce piccolo) tranne un grappolo di testimoni fedelissimi (gli Apostoli) che divulgarono i miei insegnamenti di Fede attraverso il mondo.
Da allora sono passati tanti anni e l’uomo moderno si vanta di aver raggiunto importanti traguardi scientifici distaccandosi sempre più dai miei insegnamenti. Molti dicono di amarmi festeggiando il Natale e la Pasqua come eventi particolari semplicemente per fare festa, (la festa del consumismo).
Essi hanno dimenticato che il 25 Dicembre non è la festa di Natale (come la Pasqua non è la festa di Pasquale) ma il mio compleanno, pace e gioia è nato il bambinello “il Messia”, la ricorrenza più bella dell’anno dove tutti si scambiano gli auguri, gli abbracci e le cene con fiumi di vino, dimenticando che ho dato la vita per la loro salvezza, e in questo giorno particolare nessuno mi invita al loro tavolo, alla loro mensa.
Hai ragione “Gesù”, sembrerebbe che la vita che tu hai dato per redimere l’umanità dal male e dalla sofferenza, non sia stata ragionevolmente apprezzata, ed hanno scambiato questo giorno in un giorno di festa per favorire i consumi.
Secondo me, le colpe sono da attribuire ai nefasti insegnamenti contrastanti del Potere avverso, molti dei quali da considerare “mele marce” esattamente come i Farisei e gli Scribi, i quali dopo essersi arrampicati sulle poltrone di comando, pensano esclusivamente ai benefici personali, dimenticando che la loro gloria è momentanea, e per quanto ricchi siano divenuti per vie traverse, ritorneranno poveri, anzi ritorneranno polvere.
Carissimo Gesù, se le mie umili parole ti possono rallegrare è meglio un fedele amico al tuo fianco, piuttosto che tanti balordi falsi e ipocriti, e ti prometto che per il 25 Dicembre prossimo come pure in tutti i 25 Dicembre futuri, arricchirò la mia o meglio la nostra tavola in famiglia con un posto in più, sperando che un giorno vorrai occupare quel posto allietando me e tutte le persone a me care.