Prendere in giro i consumatori sul mercato delle auto è possibile quando ci sono i pesci che abboccano.
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Vogliono eliminare il diesel ma non è un dato certo che inquina meno della benzina.
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Vogliono vendere l’ibrido (che non costa poco) ma sopra una certa velocità,
si viaggia con il motore termico (a benzina).
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Poi con le auto elettriche, l’inquinamento si sposta sulle centrali elettriche
che dovranno produrre di più. Potrà l’Italia saprà provvedere al maggior consumo?
Oppure si dovrà acquistare dall’estero?
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Da non dimenticare il problema della batterie da smaltire,
altro dilemma importante.
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Le auto elettriche sono una chimera
e costano cifre non abbordabili per tutti, per ora.
Veniamo al dunque sul mercato delle auto.
Altra cosa da prendere atto è che, sia il motore diesel che quello a benzina, sono motori molto più complicati che un motore elettrico. Nonostante la produzione di quest’ultimo costi notevolmente meno di un motore termico, ora come ora, ti vendono l’innovazione vecchia di 150 anni e te la fanno pagare più delle vetture attuali.
Tutti i produttori si stanno concentrando sul futuro elettrico e ti propinano l’ibrido, già il nome non ispira fiducia, ma non mi dilungo in merito.
Quello che non torna è che in attesa delle vetture elettriche, vendono le ibride a caro prezzo, ma nessuno si concentra sull’evoluzione delle vetture a gas che potrebbero essere auto per i prossimi 30 anni, in attesa della vera vettura elettrica senza problemi, con punti agevoli di ricarica sul territorio, e preventivamente, una fornitura di energia elettrica a buon prezzo per il consumatore e non solo una fonte di guadagno in più per lo Stato.
Da tenere presente che le vetture a benzina ci sono già e le moderne hanno motori raffinati che possono viaggiare molto bene a gas risparmiando e mantenendo contenuto il costo del veicolo.
Questa strada però, non sembra interessare i costruttori. Eppure, sarebbe un buona cosa sia per l’ambiente che per il consumatore, come del resto sarebbe buono incentivare le vecchie auto a convertirsi a gas con degli aiuti statali. Inoltre, un altro incentivo sarebbe quello di far cambiare i vecchi diesel con una vettura a gas.
Adesso con lo spauracchi dei blocchi di circolazione inizia il terrore e il disorientamento, e il consumatore abbocca oppure è costretto ad abboccare.
A volte però le strade semplici sono le più difficili da percorrere; forse perché viene più facile e conveniente spremere il consumatore?
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COSTRETTI AD ABBOCCARE Il Rebus Del Mercato Delle Auto di Nico Colani