Le ruberie dell’INPS (perpetrate per ordine dello Stato).

Taciute dalla sua dirigenza, Bokassa era meno fantasioso, come tutte le dittature africane

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Le ruberie dell’INPS. Contributi silenti, ossia quella contribuzione che non consente il pagamento di una prestazione pensionistica, l’orgia che ha fatto nascere la c.d. Legge Fornero ha fato crescere in modo esponenziale questi importi.

L’Ente previdenziale dovrebbe erogare pensioni in ragione di quanto si è versato, partendo da un minimo, (ora stabilito in venti anni di contribuzione) e chi non raggiunge quel numero di settimane che diritto ha?, quello di ottenere la pensione sociale al compimento dell’età se il suo Isee lo consente, altrimenti nulla.

Un patto leonino taciuto da tutti i Governi, di cui la dirigenza INPS si guarda bene dal parlare, come se da questa rapina dipendesse il futuro dell’esistenza della struttura.

Per compiacere quel genio di Matrapasqua hanno unificato all’INPS altri enti, nel fare questo hanno derubato la ricca cassa degli artisti senza erogare servizi pari a quelli cui erano abituati coloro che gravitavano intorno allo spettacolo.

Salvo poi, nel 2015 mettere ai domiciliari lo stesso personaggio per truffa al SSN, vista la molteplicità di incarichi s’interessava anche dell’ospedale Israelitico, ma in Italia questo non fa specie, come a suo tempo non crearono fucilazioni di massa o almeno arresti veri, le parole dei sodali di Bertolaso in occasione del terremoto.

Tornando alla nostra contribuzione, con gli attuali sistemi, vedersi accreditati i contributi della gestione pubblica, ma Boeri difenderà sempre le sue brave truppe cammellate, troppi chiamati ad esser dirigenti (con sponsor politici di spessore, anche se ora decaduti) ed a lenire la loro fatica nell’asciugare il sudore, una marea di responsabili, ossia funzionari-kapò fantocci.

Troppi centri di potere, dalla Direzione Centrale alle Direzioni Regionali, pochi lavoratori a mettere ordine su archivi oramai polverosi. Perché non viene scritta una Legge che consenta la ripartizione di quanto versato in piccole pensioni o in alternativa, venga reso ai titolari il maltolto?

Si pensi ad esempio alle sanzioni erogate per i ritardi, alle cartelle esattoriali emesse contro artigiani e commercianti. Oppure si guardi alla contribuzione trattenuta al lavoratore dipendente che, con Leggi favorevoli al precariato volute dalle svolte a destra della Nazione, spesso non daranno mai luogo a pensioni.

Quota cento? Si faccia qualcosa di concreto anziché continuare la propaganda elettorale per tutto il tempo della legislatura.

Le ruberie dell’INPS di Salvatore Dessupoiu