La morte ridicolizzata

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Ho sentito di un suicida che si è lanciato dal tetto e che è stato ripreso dai telefonini ed è morto senza sentire un applauso di ignoranza.

È angosciante sapere che quelli con il telefono in mano non hanno più paura della morte. Sapere che un gesto così pieno di paura si è trasformato in una barzelletta.
Vedere una cosa così dovrebbe far riflettere chiunque e per chi ha pensato di fare lo stesso dovrebbe avere la cortezza di chiedere aiuto prima di farlo.
Il menefreghismo dell’essere umano sta arrivando in cima alla montagna della crudeltà.
Io ho visto tante cose ma non scorderò mai quell’estate. Ovvero l’estate in cui i murazzi di Torino facevano ancora ballare. Quella notte in cui un ragazzo rimase ferito dopo una lite. Non scorderò il suo sangue davanti il locale in cui lavoravo e la sorpresa terribile che ho provato vedendo ragazzi/e e ragazzini/e farsi selfie, fare video ridere e scherzare come se fossero allo zoo a guardare un combattimento tra leoni.

Anni dopo ho saputo che quel ragazzo dopo essere stato in ospedale è stato salvato.

Quelli che voglio dire è… Bisogna avere rispetto per le persone che tentano di morire, per chi sta soffrendo, per chi combatte per qualcosa che noi non sapremo mai. Bisogna riconoscere il terrore quando ce l’abbiamo davanti e non ridicolizzare questi momenti.

Noi non siamo bestie allora qualche volta ricordiamoci di essere UMANI.