Lettera di risposta ad un amico che chiede aiuto per il futuro dei propri figli

Lettera di risposta ad un amico che chiede aiuto per il futuro dei propri figli – Di Anthony Ceresa – Italia International Association

Carissimo Marco,

Ci conosciamo da brevissimo tempo ed abbiamo spaziato in tantissimi argomenti per giungere ad un tema molto più complesso, per alcuni felice e per altri doloroso: “i figli” i quali da piccoli rappresentano tutta la gioia offerta dal miracolo della natura, la quale ci regala la continuazione della vita, facendo scoprire il vero grande amore, insieme alle paure e le soddisfazioni di essere genitori.

Non esiste una formula magica per crescere bene i propri figli, l’amore e il buon esempio dei genitori, sono gli unici strumenti di scambio fra i genitori e i piccoli angeli, fin tanto che dipendono dagli affetti e dalla protezione dei genitori.

Poi, man mano che crescono e si avviano alla vita, con le continue scoperte giornaliere cosparse di pericoli, alcune favorevoli ed altre negative, la natura stessa li forma rendendoli sempre più indipendenti, sino al molto sofferto distacco fra l’adolescenza e l’ingresso nel mondo degli uomini, dove le paure aumentano in conseguenza delle scelte spesso involontarie, in primo luogo le cattive amicizie, le tentazioni e i vizi divenuti normali prodotti di consumo nel mondo attuale.

Una volta i filosofi erano dell’idea che il servizio Militare fosse di aiuto alla formazione dei giovani, ma dalla realtà rilevata nei centri di addestramento Militare, i risultati furono completamente negativi, nonostante la ferrea censura mantenuta dalle Autorità.

I miei primi anni di studio li ho perseguiti presso i Salesiani di Don Bosco, dove mi hanno insegnato la vita con lo studio e le preghiere giornaliere a completamento della persona: “O Signore proteggici dal male e dalle cattive amicizie, aiuta e proteggi i nostri genitori, e guidaci a divenire strumenti di pace”.

All’età di sette anni perdo la mamma, una donna meravigliosa che all’età di 34 anni il Signore la chiama a se, il papà vive per tutto il tempo della guerra sotto la minaccia di essere internato perché ci trovavamo in una Colonia Inglese.

Grazie alle amicizie, fra le quali anche il Capo della Polizia Inglese, ci siamo risparmiati maggiori sofferenze.

Apparentemente non esiste il bene in assoluto come pure il male. Il bene e il male con le gioie e i dolori sono intesi involontari alle proprie aspettative e dipendono dalla volontà a perseguire un obiettivo, dal carattere, dallo stato fisico ed economico della persona o della famiglia, e nelle condizioni negative estreme ci perseguitano all’infinito con risoluzioni talvolta negative che fra l’altro condizionano a comportamenti di cui spesso ci pentiamo.

Molti, fra i quali anche persone mature, credono di sapere come gira il mondo, scegliendo le opportunità che si presentano per condurre una vita migliore. Queste opportunità, chiare, convincenti, che ci portano al successo o al fallimento, dipendono anche dalla propria stella che ci guida sin dalla nascita, e non sempre esclusivamente dalle capacità le quali pretendiamo che appartengono esclusivamente al nostro io.

Spesso guardiamo le persone riuscite con ammirazione come esempio per la società, limitandoci a giudicare l’immagine esterna, mentre nella parte coperta spesso si nasconde il dolore, la sofferenza o un gran mascalzone.

C’è stato un periodo della mia vita che avevo iniziato a dedicarmi alla scrittura realizzando qualche manoscritto che non pubblicai mai, perché mi avevano chiesto di partecipare alle spese.

Continuai a scrivere come passatempo e fra gli innumerevoli temi addizionali, il mio pensiero si scontra con due argomenti che alla fine mi scoraggiarono sino all’abbandono, uno dal titolo “i figli” e l’altro dedicato all ”Amore” con le infinite sfaccettature che guidano ad una possibile riuscita con soddisfazione.

La vita in famiglia quando c’è la pace fra i coniugi e con buoni rapporti di comprensione verso i figli e il vicinato, aiutano a seguire una migliore qualità della vita, fatta eccezione per coloro che per varie ragioni non hanno potuto formare una famiglia.

Un signore rimasto solo, senza parenti ne amici, aveva sentito parlare di una famosa vendita all’incanto, dove era in vendita un pappagallo parlante dai sentimenti umani, per sollevare il senso di solitudine di quest’uomo senza famiglia e senza eredi.

Pare che il Pappagallo sapesse piangere, singhiozzare, cantare, parlare, raccontare barzellette e sapeva anche mandare la gente a quel paese quando non li garbava.

Il Signore si presenta nel giorno programmato e tutto contento si avvicina alla gabbia del Pappagallo dicendo diventeremo buoni amici.
Il Pappagallo si era limitato a guardare il suo presunto amico senza parlare, ma dentro di se aveva sicuramente pensato, “vedremo quanto amico sarai”.

Inizia la vendita partendo da 50 Euro, il Signore dice 55, un’altra voce punta a 200, il Signore dice 205, l’altra voce 500, il Signore 505, l’altra voce 2000, il Signore 2005, l’altra voce 10.000 il Signore 10.005, l’Ufficiale batte il martelletto a 10.005.

Il Signore si avvicina al banco dell’Ufficiale e dice: ma è sicuro che il Pappagallo parla?
Garantito, era lui a puntare al rialzo.

In conclusione:

I figli come pure trovare la persona ideale nel condividere la nostra vita con la propria metà, dipendono soprattutto dal nostro esempio ma con una forte componente attribuita al destino che determina il nostro futuro e gli esempi che guideranno i nostri eredi verso un futuro migliore.

Lettera di risposta ad un amico che chiede aiuto per il futuro dei propri figli – Di Anthony Ceresa – Italia International Association