Stop al femminicidio. Fin da bambini ci insegnano che ” la donna non va toccata neanche con un fiore”. Putroppo i casi di cronaca nera più diffusi riguardano proprio il femminicidio.
Viviamo in un secolo in cui l’evoluzione ed il progresso sono avanzati. Eppure le donne continuano ad essere costantemente vittime di omicidi. Queste violenze avvengono per la maggior parte delle volte per mano di persone che amano o che hanno amato. Siamo circondati da mariti violenti, ex mariti o ex fidanzati che non accettano di essere stati lasciati e uccidono. La notizia più diffusa che sentiamo é proprio questa : ” Marito ha ucciso la moglie per gelosia”. Oppure: “ex marito uccide l’ex moglie perché non accetta di essere stato lasciato”. Quello che leggiamo, quello che succede continuamente, ogni giorno quando accendiamo la tv, ogni ora, ogni minuto in qualche parte del mondo é qualcosa di molto più profondo.
Gridiamo dunque stop al femminicidio. Non stiamo parlando solo di Femminicidio ma anche di violenza fisica o psicologica che avviene tra le mura domestiche quotidianamente.
Può iniziare tutto da uno schiaffo, da un pugno o da una stretta alla gola seguita da scuse e dalla promessa che un gesto simile non si ripeterà mai più. Anche se, alla fine quello é solamente l’inizio. Tutto inizia anche dalla violenza psicologica, da parte di un ragazzo verso la sua fidanzata, che spesso viene insultata e le viene detto che non é buona a nulla. Noi donne per prime dovremmo saper riconoscere la violenza nelle sue prime forme, per cercare con l’aiuto di qualcuno di combatterla sul nascere. Perché uno schiaffo in fretta si può trasformare in un pugno e un pugno in un oggetto tagliente scagliato contro e poi potrebbe essere troppo tardi per reagire. Sono proprio il silenzio e l’accettazione della violenza ad uccidere. Stop al femminicidio!
Per questo é stata istituita la giornata mondiale contro la violenza delle donne il venticinque novembre.
Ma non é sufficiente, non bastano manifestazioni pubbliche sulla non violenza per cambiare le cose. Ci sarebbe bisogno di un cambiamento nella mentalità delle persone. Bisognerebbe smetterla anche con la più piccola forma di violenza. Cito ad esempio i complimenti troppo spinti che un ragazzo o un uomo fa ad una passante per strada o battute sessiste che fanno sentire la donna inferiore all’ uomo. Anche se la violenza sulle donne é un argomento difficile da trattare e ancor di più da risolvere, ciò non vuol dire che non si possa far nulla per cambiare questa triste realtà. Dovremmo sempre ricordarci che così come un uomo può vestirsi come vuole la sera, così anche la donna é libera di indossare una gonna e ciò non vuol dire che sia una provocazione sessuale. L’uomo e la donna del XXI secolo hanno gli stessi diritti e la stessa dignità.
Perciò ognuno di noi dovrebbe educare i propri figli a trattare le donne come pari. Inoltre gli uomini dovrebbero ricordarsi che nessuno può pretendere di essere chiamato “Uomo” se maltratta le donne perché sono coloro che donano la vita.
Stop al femminicidio e alla violenza sulle donne!
Articolo di Veronica Cellamaro