Emulare Snakes on a plane? Il cinema a volte fa male.

Emulare Snakes on a Plane? A volte il cinema è un pò pericoloso. In particolare quando esistono dei “simpaticoni” che cercano di emulare le immagini viste sul grande schermo.

Per chi di voi non abbia visto il film  Snakes on the Plane, sappia che avrebbe rischiato di trovarsi in una scena simile qualora avesse preso, qualche giorno fa, un volo in partenza da Garuda in Indonesia e diretto in a Jeddah in Arabia Saudita.

Koufiah Jihad Zaki è stato arrestato in aeroporto per aver tentato di prendere l’aereo con 10 “baby” serpenti nascosti nei pantaloni. Il furbo contrabbandiere di rettili è stato beccato con i pantaloni pieni di diversi sacchetti di tela neri. Non è stato fortunato e non è riuscito a superare gli X-Ray del Terminal 2 dell’aeroporto.

La compagnia aerea ha comunicato che tutti e 10 i serpenti recuperati nei vestiti dell’incriminato erano della famiglia dei pitoni. Non è ovviamente consentito ai passeggeri di portare legalmente dei serpenti in cabina.

Ma perché? Sono così teneri. Spiegatemi perché un cagnolino od un gattino si, mentre i serpenti sono vietati. Che discriminazione strisciante. Secondo me chi scrive queste regole non capisce una biscia. Si dice? Oppure era un’altra la parolaccia. Ma secondo voi il povero zaki si è sentito come un verme? Non fa ridere ho capito.

Sembrerebbe che, in realtà, il simpatico Zaki avesse come obiettivo quello di vendere i serpenti una volta arrivato in Arabia Saudita. Ora rischia di dover pagare diverse migliaia di dollari in multa più di trascorrere qualche notte in prigione. Chiederà di essere perdonato ed assolto strisciando a terra come un viscido serpente?

Concludiamo mostrandovi quello che certamene avrebbe detto Samuel L. Jackson se Zaki fosse riuscito a portare i rettili su quell’aereo.

Per favore trovate qualche diversivo meno pericoloso. Non pensateci anche voi a voler emulare Snakes on a plane?