Internet è di tutti ma sembra che non ci sia più nessuno.

Il cyberspazio ha i suoi pro e contro...

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Agli inizi degli anni novanta, con lo sviluppo del “WWW”, ci avevano promesso che internet saremmo stati noi e che la società sarebbe diventata più “umano-centrica“. “Ci diffonderemo attraverso il Pianeta così che nessuno potrà arrestare i nostri pensieri” così dichiarava John Perry Barlow nella “Dichiarazione di indipendenza del Cyberspazio” (1996). Vi provochiamo con la storia di Neurone, un’avatar moderno che rimane solo con se stesso, senza pensieri né parole. Ora abbiamo internet in casa e sembra che non ci siano più i neuroni.


Neurone è a casa oggi, come ogni Domenica.

Si rilassa sul divano con il massaggio incorporato che ha comprato con AmaZozz. Ha in mano il suo smartphone. Entra nel social più famoso: FacciaLibro. Fa scivolare il dito sullo schermo scorrendo velocemente qualche post che migliaia e migliaia di altri avatar hanno già letto e condiviso. Neurone clicca Mi Piace. Poi si imbatte in qualche cosa di leggermente noioso, senza una bella foto, e con dei contenuti troppo lunghi. 5 righe sei pazzo? Chi legge così tanto? Soprattuto chi è l’avatar pazzo che ha scritto? Malato! Non ha voglia e continua a mandare giù quel dito. Nelle ultime 2 righe di quell’articolo lungo e noioso c’era un segreto da scoprire. Una vincita milionaria, destinata a chi arriva a leggere fino in fondo, ma non importa Neurone non lo sa.

Neurone si è stancato con FacciaLibro ed allora apre Instagnam.

Guarda alcune foto, segue degli avatar nuovi e posta qualche foto taggando e pubblicando anche su “FacciaLibro”. Quando la noia lo assale fa un salto in Switter. Ma è troppo difficile da capire per Neurone che decide di prendersi una pausa per farsi una bella partita con CaramellaCrush. Si ricorda che deve chiamare MammaNeurone, ma non ha voglia di parlare e gli manda un WhatsCazz sul gruppo FamigliaNeurone. Tanto è uguale, inutile telefonare. “MammaNeurone, sto bene. Se non mi senti controlla sempre FacciaLibro così non ti preoccupi”.

Ora Neurone deve andare a cena con la sua compagna. Si chiama DueNeuroni.

Si sono conosciuti online sul sito di incontri “AdottaunNeurone”. Ora vivono insieme da due anni ma non hanno comprato casa. Hanno preferito affittare un alloggio con AirAvatar. Cosa facciamo? DueNeuroni propone di fare una passeggiata con calma per trovare qualcosa di carino. “Non possiamo uscire a casaccio”, dice Neurone. “Sei matta, ti manca un Neurone? Guardiamo su TropAdvisor“. Neurone non ama rischiare. Guarda i commenti degli altri avatar. Trenta minuti e trova un ristorante. Nei commenti dicono che il wifi funziona bene. Inutile telefonare c’è la prenotazione veloce con ForchettaBook che ti da anche diritto allo sconto se si prenota “al volo”.

“Andiamo a piedi?”. Dice DueNeuroni. “No! C’è NeurUber”. Cinque minuti ed il TaxyAvatar arriva. Una bella mancia in BitCoin e si entra al ristorante.

Buonasera, dice una voce registrata, “trovate sul vostro tavolo il tablet per ordinare. “Mi scusi”, dice Neurone, “la password del wifi?”. Ottenuta la password, prima di ordinare, Neurone fa un bel check-in su FodesSquare. Arriva il primo piatto e Neurone posta la foto su Instagnam. Il tempo necessario a correggere la foto con i ritocchi vintage ed il piatto è freddo. Ma neurone non ha tanta fame, deve tornare a casa a vedere la NeuroChampionsLeague. Gioca la Neurentus stasera!. Alza la testa per dire a DueNeuroni che devono tornare a casa ed ha una sorpresa. DueNeuroni non c’è più! Dove è andata? Neurone non capisce perché la compagna si è arrabbiata. Prende lo smartphone per pagare con NeuroCoin ma la batteria è scarica. Neurone è solo senza smartphone e non sa più cosa fare. Neurone stasera lava i piatti di tutto il ristorante mentre la compagna DueNeuroni BombaGiù con il suo migliore amico: Cervello. Che amarezza dice tra se e se Neurone.

Me ne frego, riflette, era una NeuroProstituta ora entro in NeuroCam e non sarò più solo. Domani farò un NeuroSpeedDate e troverò l’avatar della mia vita.


“I vostri concetti legali di proprietà, espressione, identità, movimento e contesto non si applicano a noi. Sono basati sulla materia. Qui non c’e’ alcuna materia.” (John Perry Barlow, Dichiarazione di Indipendenza del CyberSpazio). 

1 COMMENT

  1. Negli ultimi anni, grazie alla rete 5G, il internet si è spostato, ora da qualche anno, con il nuovo internet WI-FI 5G che è l’internet delle cose, è stato girato il guanto, ora non si va più dentro l’internet, ma ora siamo tutti dentro la rete, integrati … sia psicotronicamente che fisicamente connessi telepaticamente al neuromarketing … qui alcuni esempi per capire meglio che cosa è accaduto negli ultimi anni (guardate anche negli uffici di brevetti online, tipo quando qualche hanno fa Bil Gate, Micosoft e Goggle, hanno brevettato il corpo umano come antenna per le reti wi-fi 5G ecc.
    Progetto 5G
    https://youtu.be/K4AeTu3Shmg
    RETE 5G I SUOI PERICOLI SULLA NOSTRA SALUTE !!!
    https://youtu.be/pZBZk2F6FSk