Intervista a Michela Zanarella, autrice del libro “Le parole accanto”

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Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Credo (2006), Risvegli (2008), Vita, infinito, paradisi (2009), Sensualità (2011), Meditazioni al femminile (2012), L’estetica dell’oltre (2013), Le identità del cielo (2013), Tragicamente rosso (2015). In Romania è uscita in edizione bilingue la raccolta Imensele coincidenţe (2015). Autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi e giapponese. Ha ottenuto il Creativity Prize al Premio Internazionale Naji Naaman’s 2016. E’ ambasciatrice per la cultura e rappresenta l’Italia in Libano per la Fondazione Naji Naaman. E’ alla direzione di Writers Capital International Foundation. Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, fondata nel 1511 da Aulo Giano Parrasio. Collabora con EMUI_ EuroMed University e si occupa di relazioni internazionali. Per Interno Poesia ha recentemente pubblicato la raccolta di poesie “Le parole accanto”. La incontriamo per una breve intervista.

Michela Zanarella, perché “Le parole accanto”?

“Ho scelto per la mia nuova raccolta di poesie un titolo che può sembrare per certi aspetti provocatorio, in parte è così. La poesia è intesa, infatti, come qualcosa di interiore e allo stesso tempo esteriore, è in movimento tra le cose, dentro e fuori.  “Le parole accanto” edito da Interno Poesia nasce con una realtà editoriale in crowdfunding, cioè sono i lettori stessi a diventare parte attiva del progetto, prenotando le copie del libro in anteprima. Dentro ci sono i miei ricordi, gli affetti, i luoghi in cui sono cresciuta, ogni verso è assenza e presenza, partenza e ritorno, ho dedicato diverse liriche ai poeti che mi hanno accompagnato in questi dieci anni di scrittura: Pier Paolo Pasolini, Alda Merini, Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Mario Luzi, Dino Campana, per citarne alcuni”.

 Come hai affrontato la realizzazione del libro?

“Come dicevo, questa volta ho deciso di sperimentare una strada alternativa all’editoria tradizionale. Interno Poesia è una realtà giovane, dinamica, che prevede la pubblicazione avvalendosi di una piattaforma di crowdfunding: Produzioni dal Basso. Ogni sostenitore può scegliere in quale forma appoggiare il progetto, attraverso un impegno economico che corrisponde alla quantità di copie che intende ordinare. Ogni sostenitore viene poi inserito con nome e cognome all’interno del libro, a fine campagna lo riceve direttamente a casa insieme a dei gadget della casa editrice. Una volta raggiunto l’obiettivo di stampa, il libro viene distribuito nei canali di vendita e arriva nelle librerie. All’inizio ero un po’ perplessa di utilizzare questa formula, ma poi grazie all’editore Andrea Cati, ho capito che poteva essere uno stimolo nuovo per conoscere direttamente i miei lettori e comprendere in che direzione stava andando la mia poesia”.

Che significato hanno per te le parole di Dante Maffia?

“Devo dire che sono profondamente grata a Dante Maffia per la prefazione. Si è espresso in modo positivo nei confronti della mia scrittura, andando in profondità tra i versi, scandagliando anche la mia personalità. Ho grande stima di lui e il suo giudizio è per me motivo di grande soddisfazione. Mi ha dato coraggio per continuare. Ogni consiglio è utile per apprendere e migliorare giorno dopo giorno”.

Cos’è per te la poesia?

“E’ libertà. Un viaggio tra le emozioni, fatto nella sintesi delle espressioni. Quando scrivo ho bisogno di assoluto silenzio, devo essere sola con me stessa. Nessuno intorno. Entro in una dimensione particolare dove trovo un equilibrio. Non ho bisogno di altro, se non di concentrazione”.

Essere un’autrice tradotta in diverse lingue aiuta?

“Sicuramente è un’opportunità per uscire dai confini nazionali, per raggiungere altri lettori. Ho avuto la fortuna di trovare dei traduttori molto disponibili e preparati. Ognuno di loro conosce bene sia la propria lingua madre che l’italiano. Dall’inglese allo spagnolo, dal rumeno all’arabo, sono tutte possibilità in più per portare la poesia ovunque. Ho conosciuto poeti di tante nazioni, ho fatto rete, sono nate amicizie e collaborazioni. La poesia è condivisione, un dono straordinario”.

Prossimi impegni?

“La promozione del libro “Le parole accanto” ha la priorità assoluta. Lo presenterò in diversi contesti nazionali e internazionali. Ma non ci sarà solo la poesia. Ho degli eventi anche legati al mondo del teatro e del cinema. Tante le iniziative in programma. Troverete tutti gli aggiornamenti nei social e nel mio blog personale: www.michelazanarella.it”.

Alessandro Bagnato