Albicocca: una miniera di vitamine e minerali dalle proprietà sorprendenti

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Scopriamo le proprietà ed i benefìci dell’albicocca, un frutto ricco di vitamine e minerali, l’acquisto e la conservazione, come si utilizza e le controindicazioni.

La pianta

L’albicocca è il frutto dell’albicocco (nome scientifico Prunus armeniaca), parente della ciliegia, della pesca, della prugna e della mandorla. Tutti appartengono infatti alla famiglia delle Rosacee del genere Prunus.
L’origine della pianta è molto antica. I più affermano che sia proveniente dalla Cina, dove è coltivata (ma cresce anche allo stato naturale) da 5.000 anni. Alcuni sostengono che sia originaria dall’Armenia, dove è molto diffusa.
E’ stata introdotta nei Paesi asiatici ed in quelli del Mediterraneo dagli arabi. In Europa è arrivata all’inizio dell’era cristiana, per merito dei Romani; in Italia è diffusa soprattutto in Emilia-Romagna, Campania, Basilicata e Puglia.

Il nome dell’albicocco deriva dall’arabo barquq, che significa precoce, perché fiorisce prematuramente in primavera. Per questo motivo teme le gelate di ritorno, sebbene sia una pianta forte a sopportare anche i climi rigidi. Comunque, predilige le zone soleggiate nelle aree con clima caldo-temperato dove il rischio di gelate è minore.
L’albero ha foglie caduche e può raggiungere i 10 mt di altezza; produce bellissimi fiori odorosi che hanno la caratteristica curiosa di essere fissati direttamente sui rami e sul tronco.

Il frutto

L’albicocca è un frutto dolce e di profumo intenso, con la buccia sottile e leggermente vellutata (a maturazione diventa liscia) dal colore, secondo la varietà, che va dal giallo chiaro all’arancio intenso; è larga mediamente 7-8 cm e la polpa, tenera e di colore arancio, è molto profumata e zuccherina, e contiene un seme grande e singolo bitorzoluto somigliante ad una mandorla.
Ne esistono più di 40 varietà che maturano da maggio a luglio, e la fruttificazione avviene dopo circa 3 anni. I produttori di albicocche più importanti sono la Turchia, l’Italia ed i Paesi dell’Europa centro-orientale.
Tra le varietà più conosciute ci sono le albicocche di Valleggia (un’eccellenza della Liguria, presidio Slow Food), della Val Venosta (Trentino), di Val Santerno d’Imola (Emilia-Romagna), Vesuviane (Campania), di Galatone (Puglia).

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