Scopriamo proprietà, valore nutrizionale, apporti benèfici e controindicazioni delle castagne, il frutto del benessere d’autunno. Andiamo a conoscere anche la pianta del castagno e le proprietà della farina di castagne.

Le castagne sono i frutti del castagno, maestosa pianta originaria probabilmente dell’Asia Minore e del bacino mediterraneo. E’ proprio in queste regioni, ed anche in Cina, che la castagna è consumata da milioni di anni, sin dall’epoca preistorica.
Questo frutto fu introdotto in Europa nel V secolo a.C. ed importato in Italia in epoca romana o forse anche prima.
Le castagne erano conosciute da Greci e Romani sin dall’antichità (Ippocrate e Virgilio ne esaltavano le qualità digestive ed i vari utilizzi in cucina); venivano mangiate arrostite e bollite, o sotto forma di farina che veniva usata per preparare pane e frittelle.

In seguito, furono oggetto, fino a pochi decenni fa, di intense coltivazioni, molto importanti soprattutto per la popolazione montana, sia commercialmente sia per il consumo personale. In pratica, erano cibo per poveri e garantivano la sopravvivenza.
Poi, con lo sviluppo industriale, l’agricoltura di montagna andò scemando ed i castagneti furono in parte abbandonati. Ed ancora oggi, complici anche le politiche dei tagli, gli incendi ed il consumo di cibi poveri di nutrienti, la castanicoltura mostra segni di crisi e degradazione.
I principali produttori di castagne sono Cina, Corea del Sud, Italia, Giappone e Spagna.

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