Risparmiando una « o », rosicchiando un “perché”, limando un “che”, con un “ke”, ecco la soluzione alla crisi, non la crisi finanziaria, ma la crisi di un italiano, un italiano deturpato dalla pigrizia, dalla crisi grammaticale e dalla voglia di una modernità senza senso e utilità.
“K”, abbreviazioni, aggiunte di parole straniere di cui non si capisce il perché, in un contesto arriva un parolone straniero per stupire, per riempirsi la bocca di essere saccente.
Distruggiamo tutto quello che ha un filo sensato, c’innamoriamo del brutto e del selvaggio.
Tutta l’armonia si dilegua, rimane qualche “k”, un cantante dalla esse scivolosa tutto tatuato e un altro con una barbetta da capra a cantare i loro deliri per la massa che li adora come dei sulla Terra, ma falsi e opportunisti essi sono.
Mentre le “k”, continuano, le abbreviazioni non esisteranno più, solo “k, k, k”, e solo rumore, che rimpiazzano l’armonia della vita.
Risparmiando Una « o »… di Nico Colani
Tratto da VALORI E TRADIZIONI Articoli, Esternazioni, e Commenti su un Mondo che Cambia di Andrea Donniaquio e Nico Colani