Anya era al tavolo con un bicchiere di assenzio, il bar era frequentato e lei sedeva sempre sullo stesso posto. Sembrava un bar di Parigi anche se il bar era in Italia.

E’ decadente sedere sempre sullo stesso tavolo con un bicchiere.

Era il nuovo millennio era un mondo nuovo secondo la previsione una cosa nuova di grande potenza, e il resto dov’era andato era rimasto sul tavolo?

Era stata una studentessa e una lavoratrice in varie forme.

Sedeva sempre lì con un bicchiere di assenzio che non finiva mai, nessuno si avvicinava.

Luca prendeva un caffè al giorno, non beveva la guardava spesso lei seduta sul tavolo col suo bicchiere verde.

La fata verde. L’assenzio è un liquore che favorisce l’attività mentale.

Anche Luca cercava un modo di vivere in una città dove non c’era più niente.

Si avvicinò al tavolo

Luca: “Ciao che fai seduta sempre su quel tavolo”

Anya: “Guardo la gente” gli rispose

“Vedo tanta gente e penso sempre, la vedo dentro la testa la vedo in un modo e nell’ altro e penso a delle cose”

“Facevo un lavoro ma non ne posso più”

Luca: “Io prendo un caffè al giorno”

Anya: “Perché?”

“Non so che prendere”

“Io bevo l’assenzio me lo regalano”

“Lavoravo anche al bar”

Luca: “In queste città non si sa più che fare è sempre lo stesso giorno.

È il nuovo millennio non frega più niente a nessuno.

Non fa più niente nessuno.”

Anya :“Io siedo al bar con il mio bicchiere finchè non vedo una prospettiva, le conosco le persone ma non mi portano più a niente.”

“Tu prendi il caffè che ti fa camminare tutto il giorno.”

Esci, fai qualcosa, ti invito a cena?

“Vuoi scopare?”

“Costa qualcosa?”

“Vaffanculo stronzo!”

“Stronzo!”

“Ma che cazzo fai?”

“Ciao scusa!”

“Mammamia che roba sti bar di merda.”

“Mi sa che mi bevo un bicchiere di vino.”

“Ciao mi dai una birra”

“Ti sei rimesso a bere”

“Eh… non ce la faccio, ho di nuovo sbagliato

Ho incontrato una che mi ha insultato “

“Ah… ne trovi di gente strana”

“Un amaro.

M’ero preso con sto caffè ma ho fatto una cazzata.”

“Vado a comprare un po’ di fumo.”

Luca gira per la città ritrovando se stesso rivede la ragazza con l’assenzio che comincia a ridere. La fata verde.

Lo saluta divertita.

Non c’è più niente i nostri personaggi tornano ai loro posti.

Suoni di clacson, persone in bicicletta, in motorino.

Nuvole scure, cielo d’inverno.