Centro commerciale : creatore di povertà

Il centro commerciale è l'origine della miseria

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NEI TEMPI ANDATI

C’era una città in cui gli abitanti facevano la spesa nei piccoli negozi, compravano la frutta e la verdura al mercato contadino, utilizzavano solo abbigliamento e calzature prodotti dagli artigiani locali. Tutte le attività andavano in crescendo generando investimenti nel campo dell’edilizia sia residenziale che per spazi commerciali-produttivi. Aprendo di fatto grandi opportunità per le piccole aziende costruttrici della zona, vivacizzando il mercato del lavoro con nuove assunzioni. Sempre più gente che lavorava significava più disponibilità economiche per fare acquisti. Si avviava così un circolo virtuoso che generava sempre più ricchezza, opportunità e benessere nella comunità.

IL CENTRO COMMERCIALE È L’ORIGINE DELLA MISERIA

Fino a quando un giorno, una multinazionale, aprì in città un grande centro commerciale. Coadiuvato dalla aggressiva e meticolosa campagna psicologica mediatica, atta a indurre ad uno stile di vita artificiale quale quella della società dei consumi, imponendolo come il migliore possibile. Attratti dalla grandiosità dell’opera, incuriositi dallo spettacolo offerto tutti sono andati a vedere. Ai loro occhi l’illusione della prosperità diveniva realtà, accecati dalla moltitudine dei prodotti, dai colori sgargianti degli imballaggi e dai prezzi più bassi cominciarono a comprare sempre di più. La piccola economia locale fu messa in ginocchio, ma non bastò perché la politica di killeraggio sui prezzi rase al suolo ogni tentativo di resistenza.

Aiutati dalla politica miope e corrotta i prezzi dei supermercati continuavano a scendere, il nuovo codice alimentare permette di fare il pane senza farina, il formaggio senza latte, il vino senza uve e la cioccolata senza cacao, così come ogni altro prodotto. Grazie alla chimica ed ai suoi ritrovati la carne non si rovina più e le verdure come la frutta restano fresche per mesi. Le merci oramai arrivano esclusivamente da paesi lontani a prezzi sempre più bassi portando al fallimento di centinaia di attività locali, con migliaia di disoccupati. Intanto i soldi incassati per gli acquisti sono partiti verso altri paesi senza speranza di ritorno nell’economia locale.

LA POLITICA LI AIUTA

In tutto questo i grandi leader politici sanno solo vantarsi dei nuovi grandi investimenti, dimenticandosi del costante aumento dei debiti per coprire i buchi di bilancio non capendo o meglio non volendo capire cosa sta succedendo, preoccupati solo dei loro affari.