Che cosa significa Pasqua? Non è soltanto una ricorrenza Cristiana che marca l’inizio del nuovo mondo con un radicale cambiamento epocale guidato dal Nuovo Testamento, ma fa anche parte di una azione consumistica affaristica di rimarcabile valore che produce sostanziali introiti agli Imprenditori e al Fisco col suo 22% senza lavorare.
Parliamo dei cento grammi di cioccolato a forma di uovo al prezzo di 10 Euro. Oppure dei 500 grammi di Colomba Pasquale a 5 Euro. Grazie alla Pasqua si è prodotto un sostanziale giro di affari con introiti che durano oltre i 30 giorni.
Considerando, infatti, che soltanto in Italia si venderanno non meno di 25 milioni di Uova di Cioccolato e vari tipi e gusti di Colombe Pasquali, possiamo prevedere un giro di affari di ben quattrocento milioni di Euro.
Ma non è tutto qui. Se alle Uova e alle Colombe Pasquali aggiungiamo pranzi, cene, vino, vestiario e viaggi, ci troveremmo nell’ordine di qualche miliardo di euro grazie alla Pasqua.
Che cosa significa Pasqua?
Buona o Felice Pasqua. Nel suo essere rappresenta la risurrezione di Gesù Cristo, nostro Divino Maestro e amico, ma nel senso più ampio del significato rappresenta anche la rinascita, il risveglio della Natura, la Primavera, l’incanto della vita che riprende il suo corso con maggiore consapevolezza attribuita all’evoluzione del sapere.
Gli alberi iniziano a germogliare dopo il lungo riposo Invernale. I fiori iniziano a sbocciare, gli uccellini a cinguettare quasi a voler dire, ragazzi svegliatevi. E’ Pasqua di resurrezione.
Ma, la Pasqua è molto di più, e ci richiama alla preghiera, al ringraziamento e alla saggezza, che sono le reali medicine dell’anima. In altri termini parliamo del vivere bene. La Pasqua ci invitando a perdonare e a capire il prossimo, di cui anche noi facciamo parte.
L’umiltà non é sottomissione, ma é la forza dell’essere superiori.
L’uomo colto parla poco, ascolta e interviene per aiutare. Invece il Politico o il venditore di tappeti parlano tanto per vendere le proprie ideologie o i propri prodotti spesso strampalati e non riescono a frenare la propria ignoranza. Alzano la voce, gesticolano, sventolano bandiere. Lo fanno perché sono convinti che il cantastorie riesce a raccogliere tanti assensi fra coloro che sono un gradino più in basso.
Nel rinnovare più volte nel corso della giornata gli auguri di pace e abbracci per un solo giorno, ognuno il proprio. Pasqua e Natale si contendono i meriti di raccogliere tanta gente che almeno due giorni l’anno si sentiranno più indulgenti e altruisti.
Essere sorridenti e felici anche quando i mattoni colpiscono a fare male è la miglior medicina. Ah che bello, mi è cascato un solo mattone in testa mentre potevano cascarne dieci. Sono fortunato.
Mentre passeggiavo per Roma, un turista proveniente dalla Zulù Landia mi ferma e chiede gentilmente se poteva farmi una fotografia. Dopo aver scattato la foto, mi disse che al suo paese c’era una gabbia vuota allo zoo e aveva l’intenzione di esporre la mia gigantografia con la scritta e poter estendere la Pasqua anche fra i diversi: bipedi, quadrupedi, omofobi e Atei in rappresentanza dell’inevitabile tramonto umano.
Buona Pasqua (IT) – Happy Easter (En) – Joyeuses Paques (Fr) – eyd fash saeid (Arabo) – Kolo Pascha (Gr) – Schus Tlivoy paskhi (Russo) – Felica Pasko (Esperando) – Fuhuo jié kuàilè (Cina).