Crisi

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Crisi


Una giornata di sole, i raggi tiepidi mi arrivano dritti negli occhi.

Per me è un attimo qualsiasi di una routine oramai assimilata ma anche sicurezza.

Lavorare in un bell’ufficio, un lavoro vario e a contatto con il pubblico, non è una cosa scontata anzi;

Chi lo possiede, come me, a volte ne sottovaluta l’importanza e il valore.

Così, quando mi lamentavo, subito dopo mi pentivo e dicevo a me stessa di non farlo più…ero davvero fortunata, mi ero guadagnata tutto da sola con le mie forze, pazienza e tanta ma tanta buona volontà.

Oggi un episodio breve, spiazzante e rapido mi ha aperto gli occhi su quanto il mondo fuori sia lontano e diverso da quanto si crede.

Una autovettura blu elettrica, semplicissima, la vedo passare e parcheggiare con calma e precisione negli spazi appositi.

Il tempo di prendere con se la borsetta, credo, vedo scendere una signora vestita con abbigliamento casual, capelli castani raccolti dietro e trucco leggero. Penso alla cliente che ha bisogno di informazioni , mi faccio trovare già seduta e pronta ad accoglierla.

“Buongiorno mi dica”

Con me una collega, ora amica dopo tanti anni, con molti anni di anzianità più di me.

“Scusate se vi disturbo, chiedevo se per caso avete bisogno di qualcuno per le pulizie o  per qualunque cosa.”

Mi guarda speranzosa, io resto un attimo interdetta e non so che dire.

“Guardi signora qui da noi abbiamo già una Impresa di pulizie che se occupa, però potrebbe provare a chiedere alle aziende qua attorno..” rispondo.

Gli occhi tradiscono un po’ di delusione poi prosegue “ho delle bollette da pagare alla fine del mese, avrei bisogno urgentemente di fare qualcosa, solamente per pagare intanto quelle “.

Si fa una fatica immensa a rispondere , a capire, a non stare male .

Davanti a noi una donna con la sua dignità, le sue preoccupazioni, magari una famiglia a casa , le sue bollette tra le mani.

Il flash passa, la signora esce e io mi risiedo, anzi mi lascio cadere sulla mia sedia.

La seguo con gli occhi salire in macchina, con rammarico mettere in moto e ripartire.

Poi guardi un punto fisso lontano, nel cielo blu e ti rendi conto di quante volta ti lamenti ma sei fortunata, di quanto hai e non lo sai.

Così e solo così riesco a dare un giusto significato al mio stato d’animo; provavo enorme rispetto per quella donna e ,come per lei, per tutte le persone che possono trovarsi nella stessa situazione…

Per tutti noi perché facciamo parte della stessa Società Crudele dello stesso Sistema che tanto divide e disprezza.

Il mio cuore soffre sempre per le ingiustizie , non risolvo molto ma è il primo passo verso la civiltà e verso un ideale di giustizia e serenità per tutti, come meritiamo per questa nostra breve vita.


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