Cure ingannevoli … il lato oscuro della sanità

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Cure ingannevoli …

So che mi tirerò addosso le ire di qualcuno. Ma penso che  la serietà e il ruolo che rivesto nell’ambiente della disabilità, sia quella di informare e non di fantasticare.

Spesso trovo in giro nei bar e nelle attività commerciali dei salvadanai o delle locandine con indicati numeri di c/c per versare delle offerte per acquistare ausili per disabili o per provare cure “sperimentali” per malattie rare, magari all’altra parte del mondo.

Gli ausili che servono ai disabili vengono forniti dal SSN dopo aver presentato la documentazione di uno specialista, dunque non capisco perché fare colletta magari per acquistare una carrozzina. Tutte le persone informate sanno che questi ausili spettano per legge.

Per quanto riguarda le cure “sperimentali” è giusto e corretto dire che nessun medico italiano che si ritenga valido manda mai magari in Papuasia il suo paziente. Sono sempre iniziative fatte dal singolo o suggerite da amici che provano tutte le fesserie che trovano in giro sul web, finendo magari nelle mani di faccendieri, stregoni e vattelappesca.

Quando si eseguono le sperimentazioni per certe cure in Italia si fanno le valutazioni per la scelta dei pazienti, esiste un Comitato etico che, è la somma di specialisti medici, esperti di farmaci ed alte professionalità e, i pazienti vengono sottoposti ad esami in cieco, doppio e triplo cieco.

Se esistono veramente centri di eccellenza per curare certe malattie è il nostro SSR (parlo di Regione Sardegna) che invia il paziente, facendo seguire la trafila per i ricoveri fuori regioni ed all’estero seguendo le procedure della legge 26/91. Penso che sottoporre i nostri cari ad inutili viaggi inseguendo delle chimere, possa invece abbreviare e peggiorare il loro stato di salute.

Io a suo tempo non ho inseguito le centinaia di italiani che sono andati in Florida a fare ossigenoterapia per far “guarire” dall’epilessia la mia ragazza, nessuno è mai tornato guarito da Miami, le persone che lanciavano appelli dai blog poi, sono sparite oppure hanno seguito nel tempo altre cure “uniche al mondo”.

Se avessero avuto dei benefici sarebbero finiti su tutti i telegiornali e, qualcuno dei santoni avrebbe pure vinto il Nobel per la medicina.

Trovo che sia più giusto dare contributi per la ricerca scientifica, che serve per tutti, non si pensi che donando per un singolo lo si aiuti, magari in coscienza lo pensiamo, invece ingrassiamo il popolo dei venditori di fumo.


Cure Ingannevoli

Testo di Marinella Melis