“Il figlio maschio” di Giuseppina Torregrossa (recensione di Sebastiano Impalà)

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La trama di questo libro è veramente straordinaria.

La storia si snocciola nell’arco di un secolo e, vede come protagonista assoluta una famiglia siciliana, dagli inizi del Novecento fino ai giorni nostri. L’amore per la cultura, il desiderio di migliorare la propria condizione sociale, spingono la matriarca di tale famiglia, Concetta Russo, ad investire in cultura su almeno uno dei suoi figli maschi. Lo sprona agli studi, in pieno contrasto col marito, per farne di lui un libraio o meglio, un editore. Ciò avviene, non con pochi sforzi, attraverso disagi e disavventure che generano una dinastia di librai ed editori che faranno la storia della cultura siciliana.

Una regione che ha visto nascere i vari Sellerio e Flaccovio, che appaiono nel libro insieme al grande Leonardo Sciascia.

La Torregrossa, sagace e perspicace più che mai, dipinge ancora una volta un quadro letterario con assoluta ironia e, contrariamente al titolo, eleva magnificamente le sue protagoniste allo stato di protagoniste assolute. Con amore, intelligenza ed assoluta dedizione.