Tutto cambia ma … la giostra non s’è mossa

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La giostra è sempre li. L’aria è in cambiamento; non la riconosco più. Non mette ad agio ed i sentimenti sono contrastanti.

Malinconia e curiosità navigano in amicizia nella mia mente ed io sono il risultato del loro gioco.
La malinconia mi porta indietro, la curiosità mi porta avanti. Ricerco adesso quel che era prima.
Quell’aria, quei sentimenti mi riconducono a quell’anno lì, dove amici cercavano invano di soffocare il dolore, l’amore o il dolore per amore sui vuoti d’aria prodotti da un giro veloce di giostra.

Quella giostra è sempre lì, l’amore e l’amico, invece no. Loro sono altri ed io pure.

Il lunapark non s’è mosso, il suolo sempre meno ricoperto da coriandoli, i bambini sono tanti ma sempre quelli che gridano: “spontaneità”.
Noi l’avevamo appena persa e la stavamo cercando su quel giro di giostra. Veloce girava veloce si muoveva. Ridevamo ancora. L’amore si spostava e sorgeva l’allegria. Ci potevamo salvare. Quella giostra è sempre lì, l’amore e l’amico, invece no. Loro sono altri ed io pure.

Il lunapark non s’è mosso. Il carnevale è appena finito, le maschere no. Quelle presenti sull’anima d’ognuno forse pure sulla mia.

Allora, ce la stavamo costruendo quella maschera. Non volevamo che la gente vedesse il nostro misero stato da colui che ha perduto l’amore. Amore pressoché diverso, pressoché speciale.
La giostra c’aspettava. Salivamo, solito giro, solita velocità, la maschera ci cadde : eravamo noi e nessun’ altro. Quella giostra è sempre lì, l’amore e l’amico, invece no. Loro sono altri ed io pure.
Il luna park non s’è mosso. Aria di Marzo, il carnevale alle spalle ,i coriandoli sul suolo e le maschere sul volto.

La giostra girava con la sua emblematica velocità, due ragazzi su di essa; mi ricordano qualcuno. Non li riconosco. L’amore l’ho ritrovato, l’amico pure. Io non cambiò più.