La maschera di Tutankhamon nasconde uno dei misteri più affascinanti della storia. Quando nel 1925 Howard Carter scoprì il tesoro del faraone Tutankhamon stava per consegnare alla storia ed ai posteri un tesoro di rara bellezza e di pregiata manifattura orafa.
Noto come il faraone fanciullo Tutankhamon salì al trono all’età di nove anni ma il suo regno non durò tantissimo. Sofferente di tantissime patologie da un’analisi svolta sulla mummia risulta che il re soffriva di piede equino, aveva malformazioni anche al piede sinistro, soffriva di Malattia di Köhler e, benché di giovanissima età, era tuttavia alquanto fragile e necessitava di bastoni per camminare a causa anche delle ossa necrotiche e della frattura alla gamba sinistra. Alcuni di tali disturbi, tra loro sommati, potrebbero essere stati responsabili di infiammazioni cumulative e immuno-soppressive. Il faraone era un soggetto, perciò, debilitato e in cui un’infezione malarica potrebbe essere stata fatale.
Non è stato perciò possibile una diagnosi univoca della causa di morte, ma solo ipotesi di concause. Ed è proprio questa sua scarsa durata che segna i dubbi sulla reale appartenenza di questo tesoro e sul reale proprietario della maschera. La maschera infatti presenta due fori ai lobi caratteristica questa riservata alle donne ed ai principi ma non ai reali. Si pensa che la maschera infatti fosse destinata alla misteriosa regina Neferneferuaton come risulta dal cartiglio parzialmente cancellato posto dietro la maschera.
La maschera di Tutankhamon è realizzata in oro. Inoltre è composta da pasta di vetro colorata e pietre semi-preziose tra i quali i lapislazzuli e la corniola.
La barba all’inizio non era attaccata alla maschera fu aggiunta successivamente grazie ad un perno di legno. Successivamente è stata nuovamente riattaccata. Dopo che negli anni 2000 due funzionari delle pulizie ne causarono accidentalmente lo staccamento e tentarono di riattaccarla con un resina non adatta. Attualmente la maschera si trova al Museo egizio del Cairo ma si sta aspettando la costruzione di un secondo museo sempre al Cairo che conterrà esclusivamente il tesoro del faraone fanciullo.