La morte non ha titolo

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La morte non ha titolo. Le volte si sono sciolte come la neve sull’asfalto e quel che rimane è il fango agli angoli delle strade.

Il tempo scivola dalla lancetta dei minuti dell’orologio e i secondi si fanno ardenti mentre si aggrappano al ticchettio.

Il suono della campanella di scuola riecheggia nelle aule, ma mai fu più forte del rumore della sirena nella mia testa. Sprigiona il suo allarme in una tempesta di parole, così indelebile che queste sfuggono al loro senso.

Pur viaggiando, con la testa rimango sempre ferma, in un luogo di irrequietezza che frantuma il mio appetito di salvezza.

Presto riesumeranno il mio corpo, lasciato disteso in un campo di girasoli, la morte è passata delicatamente e dolcemente mi ha preso con sé.  Non sono morta di dolori fisici, tanto meno di delusioni.

La morte è nata con me, è vissuta con me e ora ci rincontriamo per la fine.


La morte non ha titolo.