Oggi potremmo anche sorridere dell’entusiasmo che accompagnò, nella seconda metà del ‘800, i progressi della scienza, ma non possiamo fare altrettanto dell’intensissimo lavoro degli scienziati di tutti i paesi, condotto spesso in condizioni scoraggianti, per accrescere le cognizioni dell’uomo e di conseguenza offrirgli la possibilità di un maggior benessere.
Infatti l’uomo sin dalle origini ha cercato di mettere a frutto la sua intelligenza, prodigandosi alla ricerca di cose nuove per scoprire gli innumerevoli problemi misteriosi e affascinanti che accompagnano la sua esistenza.
Questo stimolo non si esaurirà mai, anche se le recenti scoperte hanno dell’incredibile. La scienza ha fatto passi da gigante in tutti i campi possibili, queste nuove scoperte, secondo me, devono essere fatte al solo scopo di aiutare l’umanità.

Cosa s’intende per scienza?

“La ricerca di cause, leggi, effetti e fini” che si raggiungono con lo studio e l’esperienza, poiché la scienza si fonda su fatti positivi, accettabili mediante l’osservazione.

Questi ultimi secoli sono definiti secoli del progresso, della meccanizzazione e dell’era spaziale. In ogni campo vengono introdotte macchine capaci di sostituire, in gran parte, l’uomo non solo nel suo lavoro materiale, ma anche in quello mentale, offrendo notevolissimi vantaggi anzitutto diminuendo di molto lo sforzo dell’uomo: l’operaio non deve più assoggettarsi a fatiche tremende che abbruttivano e indebolivano il suo fisico; in molti casi basta che controlli attentamente la macchina che agisce al suo posto in minor tempo.

La vita quotidiana, con il suo ritmo inarrestabile, esige invenzioni e scoperte sempre più geniali e utili al genere umano. Mentre gli scienziati si adoperano alla ricerca di formule atte al raggiungimento di nuovi trovati per curare il Covid-19 ed alleviare mali ancora oscuri, moltissime persone in questo periodo di pandemia Coronavirus guardano fiduciose al futuro, disponibili ad accettare nuove terapie e vaccinazioni ancora in fase di sperimentazione o validazione.

C’è da dire che nel campo della medicina e della genetica, ultimamente c’è stato un notevole progresso.

L’uomo è in grado di creare un nuovo essere “in provetta”, nasce però qui il conflitto tra scienza e fede. Molti seguaci della scienza sostengono che la scienza è verità certa, raggiungibile dall’uomo, ma ha i suoi limiti e arriva ad un punto in cui non riesce e non può andare oltre; allora diventa ragionevolezza il rendersene conto e accettare ciò che è inspiegabile.
Esistono i misteri e i dogma e appunto perché tali vanno accettati così come sono, per fede, per limite umano.

I difensori della religione affermano a loro volta che la scienza non ha potere al di là dei fatti del mondo e ci sono dei limiti etici e morali che non possono essere superati.

L’umanità si attende anche che gli scienziati trovino nuove soluzioni di vita e di spazi, visto che la terra è popolatissima e si vorrebbe in qualche modo costruire altre metropoli, fuori dal mondo, portando di conseguenza la vita su altri pianeti, dove ci siano nuove risorse, come ad esempio l’acqua…
In questi giorni l’astronauta italiano Paolo Nespoli è in orbita bassa terrestre con altri astronauti per una nuova avventura nello spazio. Questo evento è anche la dimostrazione che quando si lavora insieme si riescono a raggiungere traguardi inaspettati nella scienza e nel progresso tecnologico.

Ogni tanto ci giungono notizie da alcuni stati, attraverso la stampa e la televisione, dove equipe di scienziati lavorano incessantemente, con buoni risultati, nel campo dell’alimentazione con l’aiuto della farmaceutica, che interviene, nello studio e nella preparazione di nuovi prodotti alimentari che vengono poi utilizzati nelle missioni spaziali.

Tutte queste scoperte sono meravigliose ed importanti, purché vengano utilizzate nel miglior modo possibile, anche se spesso nella realtà, l’uomo le utilizza per emergere su un altro. Purtroppo oggi sempre di più molte nazioni cercano di utilizzare i frutti della scienza per fini bellici, finanziando ed incentivando studi atti alla ricerca di nuove armi, sempre più catastrofiche, magari lasciando in secondo piano l’evoluzione sociale e culturale del proprio popolo.

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