Lettera di un bambino al presidente Gentiloni

Quelli che devono cacciare i cattivi mi sa che sono cattivi anche loro!

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Caro presidente Matteo Gentiloni, chi ti scrive sono io e ho undici anni!

Mio papà mi dice sempre che abbiamo avuto proprio tanta fortuna a nascere in questa epoca e soprattutto qui. Ma da un po di tempo però lui è’ sempre più nervoso e dice quasi il contrario di prima. Soprattutto dice che se non fate qualcosa tu e i tuoi, lo farà lui a modo suo, tanto ogni giorno c’è qualcuno che fa una pazzia, perché quelli che stanno sotto il governo si comportano in modo che il popolo diventi tutto matto, finché non chiederà che vengano altri più matti a governarlo, visto che voi non siete buoni a niente.

Allora per favore, potete mandare via subito tutte le persone cattive che ci stanno e poi dare le case?

Ieri è andato a discutere come fare, ma è tornato schifato e preoccupato, che quelli che devono cacciare i cattivi mi sa che sono cattivi anche loro! Vogliono questo: “Subito i negri, gli zingari, l’arabi e i drogati. E già che ci siamo, anche tutti i senza dimora, i fricchettoni, gli ultimi comunisti, i froci, e a Dio piacendo anche gli storpi e i deficienti. E non dimentichiamo gli ebrei. Mio papà ha detto: per favore, mettiamoci anche i testimoni di geova, perché da quando gli ho dato confidenza, ogni domenica mattina vengono a rompermi i coglioni!.

Ho paura che forse sta diventando matto anche lui, come suo cugino.

Stamattina ha detto un’altra cosa strana: Ci stanno buttando fra le braccia di quelli la, che sono ogni giorno di più e io stesso non mi riconosco più! Quelli la sono quelli che su feisbuc mettono la foto col costume da bagno e parlano a un santo che si chiama Duce. Penso che sia come Gesù Bambino che porta i regali; anche se non l’ho mai sentito nominare. Lo pregano di tornare dal cielo: pare che sia proprio un proverbio che usano fra di loro per riconoscersi. Una parola d’ordine come i miei amichetti di squola quando scrivono sul bagno Alla’ acbar . Oppure – Totti analfabeta. Io non ho scritto niente..

Anche il nostro vicino, tutti sanno che ha la passione di fare il giardinaggio e ha i vasi di erba proibita, da un pò di tempo scrive la preghiera a San Duce su feisbuc.

Fa così da quando glieli hanno trovati, per farsi perdonare. Cosi vedendo che è devoto, la prossima volta non lo tratteranno male. Veramente, caro Renzo Gentiloni, se puoi fate qualcosa prima di sparire per sempre, che devono arrivare gli altri. Anche se non ce li leveremo più di torno come i testimoni di geova. E dopo non possiamo più andare in giro liberamente. Anche se questo già succede, non si sa perché. Allora il padre di un mio amico é andato a passeggiare nelle zone residenziali dove non lo conoscono; la prima cosa che hanno pensato le persone é se era qualcuno che voleva rubare e lui ha fatto vedere alle ronde i documenti, per non essere guardato male, e anche che ha fatto il boiscaut.

Anche chi va nei bar deve portare il documento, perché prima o poi qualcuno glielo chiede, per vedere se è italiano o se è negro.

E se vai con la macchina dove non ti conoscono è meglio non chiedere informazioni ai vecchi e alle donne con la borsetta, perché non ti rispondono e poi qualcuno intorno pensa male. E noi non dobbiamo passare troppo vicino dove ci sono solo tutti i stranieri, perché è pericoloso che all’improvviso possono litigare o fare delle pazzie, oppure rubare. Papà non vuole più fare il sottomesso con nessuno e non risponde più educatamente a nessuno, ma la prossima volta minaccia come ormai fanno tutti. E dice pure che non ne può più di pagare tutte quante le tasse, sopratutto l’ultima: l’Isis. Dice che è la più brutta e che questa proprio non ci sta a pagarla per voi!

Per favore non deludeteci più, grazzie tante.

Firmato: Il bambino Tonino. Ciao!

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