Lisboa, Lisboa di Sebastiano Impalà

109
Lisboa
Pessoa

Lisboa, Lisboa di Sebastiano Impalà


Anni di gloria trasporti sul collo,

città indolente senza allegria.

Il mondo già avanza e tu resti lì,

sorniona e nostalgica, cantante di fado.

Fernando tuo figlio ti ha fatto signora,

magnanima femmina col capo velato

e tu lo ricambi con statue di bronzo,

bottiglie di ginja e baccalà.

 

Odori d’oceano oltre la terra,

madre di figli che giravano il mondo

scoprendo foreste e immense pianure.

Ora sei nulla, un esile spazio

con poca ricchezza, protesa nel mondo dei tuoi stessi ricordi

ma ami la gente che ti viene a cercare.

Le chiami, le baci con turgide labbra,

persone randagie in cerca d’amore,

sprofondan felici fra le tue cosce dorate.

 

(@Sebastiano Impalà – All rights reserved)

Scritta il 21 Luglio 1996 in Praca do Comércio a Lisboa