Luce – Poesia di Stefano
Annotta, il cielo si chiude alle voci
Libranti dei poveri, al volo dei principi,
Viaggiatori eterni. Nessuno verrà udito
Ora che la volta è chiusa e le stelle
Agitate muovono i pensieri, li turbano.
Non c’è vento che parli della vita,
Che dica la genesi muta
Divenuta leggenda; ora si scrollano
Piante dal male sorbito, il vento
Li rende la vita e la morte.
Nessuno sa se è solo nel buio
Se vive, se il vento lo tocca
E il tempo consuma le cellule,
Scorre sonoro a chiamar la morte.
Ora nel tetro che fende l’inganno,
Posso vedere il nulla che ci lega,
La follia che vogliamo sanare.
Raggiorna: non c’è memoria, il fuoco
Folgora le menti, mente nella visione
Di noi diversi nel profondo;
La sottile luce si infrange.
Perde l’effetto.