Spengo la luce al cuore, ormai stanca, disillusa, tradita io piango, dentro il mio dolore urla.
Ti ho incontrato, il mio cammino si è unito al tuo,ti ho vissuto; l’oro l’argento, il sole, brillava su di noi.
L’acqua scorreva limpida nei fiumi, nei ruscelli nell’armonia di noi il giorno correva lieto, la notte arrivava portando sogni sereni.
Cortesia, appagamento, inganni, tormenti, verità celate, pensieri che volavano inquieti si posavano sul mio cuore, turbavano la mia anima.
Famelico è stato il nostro amore mentre il tempo pensava a fermare il nero di quella danza, quel vortice che ci legava forte; corpo contro corpo in quel calore che bruciava.
Chi di noi due ha perso? Ora la notte rea, con il suo abito nero danza. Nessun riverbero chiarore appare nell’allestimento di una logica. Tutto finisce,tutto si rinnova.
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