Uccelli di metallo
celati e muti , planano silenziosi
nel cielo tinto di rosso.

“Intelligenti”ordigni ,
cadono  tra le rovine
devastate dall’odio.

Ruscelli in lacrime
scorrono nel grembo di madri
chine sui figli privi di vita.

Uomini disperati,
vagano tra fiumi polverosi
di macerie
in cerca d’ illusione.

Un popolo stremato ,la terra brucia,
il sogno di fuggire
svanisce,
sprofonda nelle viscere
di una razza ostile,

Il popolo chiede
l’amore, implora
il buon Dio
di trovar la strada
che conduce alla serenità e   pace,
di fermare
il fiume intriso
d’innocente sangue.

syriaCarmine De Masi