In questo articolo parliamo della antenna telefonica di Fronte al Castello di Trani. La Soprintendenza di Foggia e Andria-Barletta-Trani, appena informata dalla stampa della prosecuzione dei lavori nell’area di rispetto del Castello Svevo di Trani, anche grazie ai quotidiani, ha tempestivamente “Diffidato alla prosecuzione dei lavori” la società telefonica, evidenziando che a tutt’oggi vige il “DINIEGO COSTRUTTIVO” su cui il TAR Puglia non si è espresso.
Raggiunti telefonicamente i funzionari della Soprintendenza hanno dichiarato quanto riportato di seguito.
“Abbiamo fatto quanto nelle nostre possibilità e di nostro dovere. Grazie anche alla vostra segnalazione. Abbiamo effettuato le nostre verifiche. Nonostante la carenza di personale in servizio a quest’ufficio, soprattutto in un periodo ancora più delicato quello delle ferie estive. Ci ha costretto a lavorare ininterrottamente per verificare presso l’Avvocatura dello Stato quale fosse lo situazione del procedimento dinanzi al TAR Puglia. Pertanto oltre a Diffidare la società di telefonia, abbiamo segnalato il gravissimo episodio alla Procura della Repubblica, la circostanza che i lavori sono proseguiti nonostante il DINIEGO COSTRUTTIVO”.
“In una società più civile ed attenta ai problemi del territorio questa ulteriore diffida non sarebbe dovuta nemmeno essere pensata. Questo perché la società telefonica ha già attivato il contenzioso dinanzi al TAR Puglia. Lo ha fatto comprendendo la che il DINIEGO COSTRUTTIVO è un atto amministrativo conforme alla legge”.
In conclusione oggi oltre al TAR Puglia, anche la Procura della Repubblica di Trani è stata interessata alla vicenda, e dovrà accertare se il codice penale è stato violato e da chi, ma l’antenna aspetterà ancora se mai sarà installata in quella sede.