Un frammento di tazzina.

Quando finisce un amore ti senti un pugno nello stomaco

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Un frammento di tazzina.

Stamattina Carla ha aperto il balcone, tazzina di caffè, nell’altra la sigaretta, dal balcone di fronte uno spettacolo di fiori nei vasi, chissà che pollice verde ha la signora dei vasi. Carla ama i fiori, sente sempre il profumo inebriante dei fiori appassiti nell’immondizia. Vorrebbe imparare a non sentirlo, perché quel profumo l’attrae, ma poi si sente male, le provoca crampi allo stomaco. Anche in amore Carla è attratta come una calamita da amori impossibili. Una storia tranquilla con un impiegato in banca, giacca e cravatta mai. Chissà pensa come si fa ad avere quei vasi così curati, mentre li guarda e si interroga, quel congegno che regge i vasi fuori dalla ringhiera si sgancia, un’esplosione colorata di fiori si libera, sembrano danzare nel cielo, ma poi inevitabilmente finiranno a terra.

Carla vuole impedire che finiscano per terra, che si disperdano, che vengano calpestati.

Apre le mani come se volesse fermarne la caduta, le scivola la tazzina del caffè ancora caldo sulla gamba. La tazzina si frantuma, già si frantuma al suolo. A casa di Carla gli oggetti hanno un’anima, non si trovano per caso. Ogni oggetto ha il suo perché. quella tazzina l’aveva comprata con Pino nel giro delle pievi in Toscana, quando tra loro le cose rotolavano bene. Neanche il medico più bravo può riportarla in vita, lei non può scoparla banalmente, anche gli oggetti sentendosi scopati soffrono, pensa Carla. Con cura la raccoglie con le mani, nell’ultimo tentativo di ricomporre i cocci, una mano si tinge di rosso. Serve l’acqua ossigenata, bisogna disinfettare la ferita. Ah chiama Freud, manca l’ossigeno.

Dallo stereo «quando finisce un amore così come è finito il mio, senza una ragione, né un motivo, senza niente, ti senti un nodo nella gola». Organizza il funerale della tazzina.

Conserva un frammento di tazzina in quello zaino dove ripone la vita che scorre.

Scappa le avevano detto, ma lei pensava di poter gestire, la bisnonna le diceva sempre di spogliarsi con cura sotto i raggi del sole, ma lei testarda si spoglia sempre sotto il sole rovente, con il buco dell’ozono e l’età che avanza è sempre più difficile trovare un unguento lenitivo. Poco male pensa Carla quella bruciatura sulla gamba si nasconde sotto i leggins, il taglio sulla mano è solo un incidente domestico, un banale incidente inseguendo … Dallo stereo:«quando finisce un amore ti senti un pugno nello stomaco». Non è la sua canzone, Pino è in fuga, non sa gestire le sue emozioni, è un bipolare. Lei vuole restare, ha conservato un frammento degli amori impossibili