Virus e follia

Il sole è tornato.
Sembra tutto normale.
Ancora non ci abbracciamo e baciamo, ma con gli occhi ci scambiamo tante promesse.
Come alla fine di una punizione da bambini, rapidamente vogliamo che tutto torni come prima, ma niente torna come prima, tutto cambia ed evolve o peggio involve.
Questo è il grande mistero carico di dubbi che stiamo attraversando.
Quando il potere non era nel regno delle techne, eravamo per forza di cose in balia delle proiezioni persecutorie. Adesso, fantasia e realtà possono ben corrispondere e anzi la realtà spesso va ben oltre ogni nostra più audace immaginazione. Siamo ormai nell’era del tutto possibile e anche di più. Siamo oltre, come diceva Buzz Lightyear del cartone animato della Disney.

Schiacciati dal peso di occulti poteri (e stavolta potrebbe davvero essere così, chissà!) che lavorano nell’ombra.

La stessa ombra, che in primis noi stessi, stiamo generando. In tutto ciò, il pensiero delirante dello psicotico perde allora della sua pregnanza di significato e si riduce a mera banalità. Non è più potenzialmente rivoluzionario, anche se mai lo è stato in modo intenzionale. Una certa retorica ideologia ne aveva fatto una bandiera, ma i “matti” erano inconsapevoli di quello che gli specialisti pensavano al loro posto. Tutto ciò era dirompente un tempo perché faceva saltare gli schemi, era visionario, immaginifico. Ora è solo patetico e triste. Di uomini e donne soli. Isolati. Perdenti e sconfitti. Se un tempo ci si poteva agganciare culturalmente all’avanguardia ideologica e quasi morale del pensiero psicotico, oggi questo ci appare misera cosa al cospetto di una iper-realtà, tra il fantasy e il distopico.

Nell’era del dio Netflix, il matto torna ad essere un povero diavolo. Un de-relitto abbandonato senza più alcun fascino.

Le droghe gestiscono le menti. Gli spacciatori sono i veri maître à penser inconsapevoli di una realtà che ormai nessuno più realmente ha la forza e la voglia di gestire o anche solo di tenere a bada. Ormai appare sempre più impossibile anche comandare. Abbiamo subìto il potere della politica, seguito dalla reazione della magistratura e poi dalla violenza della finanza affamata di denaro (pulito o sporco, poco importa).
Adesso siamo in balia della scienza. O delle varie branche della scienza spesso tra loro contrapposte. Scienze supportate da tecnologie in odore di controllo sociale, ma ci dicono, a “fin di bene”!
Dal fondo, sorge una domanda:
“Ma l’uomo, che fine ha fatto in tutto ciò?”