Bambini immigrati in carcere in USA. Donald Trump ancora una volta nell’occhio del ciclone. Non passa settimana che non si parli male di lui e di qualche boutade o provvedimento che ha calamitato le accuse e l’indignazione del Mondo. O di chi ha certi interessi. Trump utilizza il proprio profilo Twitter per annunciare le proprie intenzioni ed attaccare questo o quel paese o leader politico. Per poi passare ai fatti.
Trump. Che non ha certo bisogno di campare di politica. E si vede. Riga dritto, malgrado abbia contro parte del suo stesso partito, alcune lobby, la sinistra americana tutta (dalla salottiera radical chic a quella più popolare). La lista comincia a diventare lunga ed è difficile ricordare tutto.
Tuttavia, ad onor del vero, contro Trump viene mossa anche una stampa fatta di fake, corredata da tanto di foto ad effetto, per smobilitare l’indignazione dell’opinione pubblica. Come fu per il caso dell’orso polare smagrito, all’indomani della decisione del Presidente Usa di voler uscire da COP21. Ora tocca ai bambini e alla questione immigrazione.
Da giorni stanno circolando foto e video che ritraggono bambini tenuti in carcere come animali, separati dalle proprie famiglie. Perfino Melania Trump è scesa in campo per la prima volta sul tema. Affermando, dopo settimane di silenzio, che occorre anche legiferare con il cuore.