La donna con la ventaglina.


La bisnonna nel baule ha lasciato tante cose, lei era un’antesignana del pianeta delle donne, non ha lasciato nessun oggetto a caso, ogni oggetto ha il suo perché e Carla ogni volta fa una scoperta, impara qualcosa. La bisnonna su ogni oggetto lascia degli indizi, sta a Carla scoprirli nel momento che la realtà fa solletico alla sua fantasia di scrittrice. Dacia Maraini « il corpo felice si apre come un ventaglio». Apre il manuale di storia dell’arte, impossibile dire quale sia la « donna con il ventaglio » che le piace di più, quella di Klimt, di Picasso, quella del Parmigianino, la schiava turca? O forse quella di Rubens? O Berthe che in salotto legge la dedica su un ventaglio? Una volta ha visto una mostra, delle poesie scritte sui ventagli, un’idea di un’artista Franca Battista, che vive in un paesino della Ciociaria.

In rete ci sono tante foto di questa artista con i ventagli, una collezione.

Accanto al ventaglio della bisnonna trova un biglietto « il ventaglio è una liberazione », le donne svenivano per i corpetti stretti, venivano «sventagliate» con un ventaglio superavi le vampate di calore in menopausa. Ah continua a leggere Carla nell’Inghilterra vittoriana il ventaglio aveva un codice, I LOVE YOU, follow me, I am engaged. Tempi moderni se il ventaglio ha deciso di uscire dal baule della bisnonna proprio oggi ci sarà un perché. Quel ventaglio le è venuto incontro come se volesse dirle «tirami fuori oggi tocca darsi una sventagliata di solidarietà».

I tempi sono moderni. Tocca farsene una ragione, ci sono donne che non sanno il valore importante del ventaglio, vittime di quella cultura che le mette contro le altre donne. Tempi moderni una donna con il ventaglio racconta le sue ansie come in un confessionale .Il ventaglio ascolta e le promette che quelle parole resteranno nell’ aria, che le inciderà nella tomba dei segreti. Tempi moderni a volte le donne sono figlie di Eco e ripetono con una voce assordante, che non è musica e poesia.

Sono parole stridule, acide, potenti come il vetriolo.

Carla guarda il ventaglio, lei dopo anni di femminismo ha un’amara scoperta che non basta avere tra le gambe una farfalla per essere donna. Oggi quel ventaglio serve ad una sua amica speciale non importa come si chiama, potrebbe chiamarsi Stefania, Valeria o magari Roby e allora esce con Virginia quella della «stanza tutta per sé» e il ventaglio comincia a parlare quando i linguisti si riunirono sul monte per stabilire il genere linguistico una donna proponeva ventaglia, ma preferirono chiamare ventaglia la parte mobile dell’ elmo. Da quel momento il ventaglio nelle mani delle donne ebbe un duplice compito. Si trasforma in «ventaglia» che protegge come un elmo dicendo «fatti i ventagli tuoi».

Carla difficilmente si separa dagli oggetti della bisnonna tu non lo sapevi ma in Francia è femminile il ventaglio, poi un giorno è arrivata anche «la ventaglina» ma per saperlo devi uscire fuori dal gossip e dai pettegolezzi, basta sfogliare il vocabolario, ma chi è avvezza ai beceri pettegolezzi non ha il tempo di nutrire la mente con la Cultura.

Da oggi regalo «ventagline»alle donne giuste…e fidati nei tempi moderni una «ventaglia» dell’ elmo serve proprio.


La donna con la ventaglina